A review by giulidrago
La campana di vetro by Sylvia Plath

dark emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

"Lo sai che cos'è una poesia, Esther?"
"No, che cos'è?"
"Polvere."
"Anche i cadaveri che tagliuzzi tu. Anche la gente che credi di curare: polvere sono, polvere, nient'altro che polvere. E una vera poesia dura molto ma molto più a lungo di cento dei tuoi pazienti messi insieme."

Mi arrendo di fronte alla consapevolezza di non essere riuscita a mantenere il distacco necessario a soppesare, tagliare e disporre ordinatamente i brandelli di questo romanzo per tirarne fuori qualcosa di razionale. 
La protagonista si sgretola piano piano davanti agli occhi impotenti del lettore e non c'è cura, manicomio, elettroshock, terapia che possa salvarla. Le tematiche della depressione e del suicidio sono raccontate con agghicciante tranquillità, e tutto il romanzo è pervaso da un cinismo e un'ironia cupa che toglie il respiro. La scrittura è immaginifica, e così bella che sebbene leggere questo libro ferisca in profondità, invoglia a volerne ancora e ancora.
La campana di vetro ha affondato le unghie nella mia pelle e rifiuta di lasciare la presa, e dubito che il tempo diluirà l'impressione ricevuta. 

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