A review by lilirose
Mexican Gothic by Silvia Moreno-Garcia

dark mysterious tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

 Un romanzo gotico ambientato in un piccolo villaggio dell'entroterra messicano: già questo basta a suscitare interesse, perché siamo abituati ad associare il gotico ad atmosfere cupe e nebbiose, non certo al sole dell'america latina. Gli archetipi del genere però ci sono tutti: l'antica dimora piena di misteri, uomini loschi e fascinosi nonché l'immancabile fanciulla da salvare.
Parte piano, si può dire che fino ad oltre metà ci muoviamo in una lunga introduzione che serve a gettare le basi della storia e a farci conoscere i personaggi; poi la vicenda prende il via ed assume tinte più marcatamente horror, con un colpo di scena niente male sul finale
la tragica sorte di Agnes, né morta né viva ma condannata ad una sofferenza eterna, è veramente d'impatto
.
La trama è solida ed i personaggi di contorno ben caratterizzati: a non funzionare è la protagonista, che sembra non trovare mai una sua dimensione, rimanendo sempre in balia delle circostanze senza riuscire a prendere una posizione netta. Non aiuta il fatto che le sia stato affibbiato una sorta di cavaliere senza macchia e senza paura, con cui intreccerà una fiacca storia d'amore inserita con l'unico scopo di allungare il brodo e far felici le amanti del romance.
Aggiungo a margine che la vicenda avrebbe potuto svolgersi nell'800 come ai giorni nostri e non avrebbe fatto la minima differenza, l'ambientazione anni '50 è puramente nominale.
Lo stile non brilla per ricercatezza ma è scorrevolissimo, si arriva alla fine senza neanche accorgersene; è l'intero romanzo in realtà a non spiccare sotto nessun aspetto, pur rimanendo sempre piacevole.
Il classico libro senza pretese, che non vuole offrire nulla più di qualche ora di puro intrattenimento.