A review by nyeran
Rated by Melissa Grey

1.0

"Good grades mean good ratings. Good ratings mean a good college. A good college means a good life.” 

Prendete Riverdale, unitelo ad Elite, aggiungete il trash tipico di ogni serie televisiva adolescenziale che si rispetti e otterrete questo libro. Non sarebbe un problema se non fosse che a differenza di una serie tv non ci sono stati infilati dei flashback per provare a spiegare almeno un po' il passato dei protagonisti ne tanto meno il contesto in cui ci troviamo. È meno approfondito di un teen drama, per la miseria. Ci sono tante, troppe cose, che sarebbero dovute essere spiegate e non lo sono, tante cose che avvengono senza senso. 

Non sappiamo ne capiamo, tanto per cominciare, come funziona tutto il sistema dei rating, l'inventore è lo stesso che ha fondato la scuola dei protagonisti, inventato poi è un parolone perchè scarichi TripAdvisor ed ecco i rating, e la Cina sta già un bel pezzo avanti pure nella realtà quindi vabbè, diciamo che ha ampliato questo sistema di dare o togliere punti ad una persona in base a ciò che fa o non fa. Che come concetto distopico ci stava pure il problema è che non si capisce come mai questo meccanismo sia venuto in essere, chi ha deciso che era un concetto fattibile e lo ha accettato? Non si capisce neppure ne sia una situazione solo della scuola o proprio di tutto il mondo, penso la seconda perché vengono nominati gli unrated, gente senza voto o con un voto sotto al 30 mi pare, che protestano contro questo sistema e nient'altro. Non sappiamo se chiunque può toglierti voti o no, se un avvocato perde una causa il cliente può togliergli dei punti? Se un cliente rimanda indietro un piatto in un ristorante poi tolgono punti al cuoco? Non è spiegato perché il togliere o dare punti dipende da chi c'hai davanti. Tamsin viene scoperta a bigiare una lezione da un professoressa che non le toglie punti, poi però le chiede una sigaretta e allora si. Non c'è un criterio per cui questa cosa non la devi fare, dipende chi ti scopre a farla. Va a culo.

Non si capisce perché questo clown, in tutti i sensi della parola, scelga questi sei poracci. A cui rompere i coglioni. Non hanno assolutamente nulla in comune, non si conoscono, non si sono mai visti/incontrati/parlati, non hanno amicizie ne interessi in comune, niente. A metà libro ancora non si sono ancora nemmeno parlati. Il tutto poi finisce in uno stupidissimo cliffhanger.