A review by giuls02
Blackwater II La diga by

mysterious reflective tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

2.0

Dopo l'inondazione che ha sconvolto Perdido, la costruzione di una diga si presenta come l'unica speranza per la cittadina. Ma la quiete è solo apparente: tra segreti incoffessabili, tensioni sociali e un'inquietante serie di sparizioni, la diga si trasforma in un simbolo di minaccia e di morte.
"Blackwater II - La Diga" di Michael McDowell è un romanzo che si avvale di una scrittura evocativa e di una trama ricca di suspense, ma che non riesce a raggiungere la complessità e l'impatto del suo predecessore. 
La trama di questo secondo libro si sviluppa lentamente, alternando le vicende dei cittadini di Perdido con la costruzione della diga. L'elemento horror, presente in maniera preponderante nel primo libro, qui è relegato ad una singola scena verso la fine; avrei preferito fosse più presente. 
L'ambientazione rimane uno dei punti di forza del romanzo. McDowell descrive con maestria la palude e la diga, creando un'atmosfera cupa e opprimente che permea l'intera storia. 
Purtroppo, non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. Li ho trovati piatti e poco sviluppati rispetto al primo libro. Elinor Dammert, in particolare, che nel primo libro era un personaggio complesso e affascinante, in questo sequel risulta meno incisiva e più stereotipata.
"Blackwater II - La Diga" è un romanzo che si lascia leggere, ma non mi ha entusiasmato come il primo libro. Se siete amanti del genere horror e vi aspettate una lettura ricca di suspense e terrore, potreste rimanere delusi. Lo consiglio a chi ha apprezzato l'ambientazione del primo libro e desidera approfondire le vicende dei cittadini di Perdido e della famiglia Caskey.