A review by nyeran
The Bird King by G. Willow Wilson

4.0

The people who want to burn you alive will find a reason to do it, wheter you pretend to agree with them or not.

♠ Ho aspettato questo libro come si aspettano poche cose nella vita. Come ho aspettato pochissimi altri libri. La sua trama mi è entrata in testa per non so quale motivo ed è rimasta li ad ossessionarmi. Il rischio di rimanere fortemente delusa era così alto che probabilmente ho dato un voto alto più per il 'sollievo' che non sia stato così.

♠ Questo libro è bello. Tanto bello. O almeno, a me è piaciuto tanto tanto tanto. Mi è piaciuto molto anche -e nonostante- il calcare, a volte eccessivamente, gli argomenti teologici e filosofici con questa contrapposizione continua tra il mondo islamico e quello cristiano, già separati dal Dio che pregano, dai precetti che seguono, dalla morale. Non ha aiutato il fatto che Fatima, la protagonista, è completamente ignara del mondo che la circonda fuori dall'Harem, fuori dall'Alhambra, fuori dal suo ruolo di concubina, e il cristianesimo è per lei un nemico che distrugge tutto quel poco che conosce che la travolge e la costringe ad affrontare il mondo e a mettersi in gioco e a spingersi avanti. Fatima si ritrova a dover scendere a termini con la sua nuova realtà e a decidere se davvero il Cristianesimo è il nemico o se forse il suo Dio che permette la schiavitù e l'ha costretta ad essere una concubina è in errore. E se il suo Dio sbaglia in quello allora sbaglia anche nel rispettare Hassan e la sua omosessualità? Forse hanno ragione i nuovi sovrani che stanno cercando di eliminare tutto ciò che è impuro e immorale? E chi decide cos'è impuro o immorale? Come possono due Dei che predicano l'amore e il perdono avere idee e fedeli così diversi e metodi di repressione così violenti?
Non mentirò, la prima parte del libro non è per tutti, normalmente non sarebbe nemmeno per me, perché è molto lenta e si va avanti a fatica, ogni capitolo è un impresa e il problema non è che non succede niente perché già al quarto capitolo i due si ritrovano a dover scappare dal palazzo, il problema è che tra un avvenimento e l'altro ci sono le riflessioni chilometriche di Fatima che fanno sembrare il libro lento perché allungano troppo i capitoli. E ad essere del tutto onesta, per molto tempo dopo la comparsa di Gwennec ho avuto paura che l'autrice mi usasse il solito clichè della ragazza schiava che finalmente diventa libera e si innamora del primo stronzo – prete, in questo caso- che la tratta come una persona normale e non come una proprietà. Avrei sul serio defenestrato il libro.

♠ Non sono sicura di aver gradito al 100% come hanno gestito l'omosessualità di Hassan. Da un lato mi è piaciuto il fatto che il suo essere gay non venga messo li tanto per la repr!esent!escion!!! ma venga fatto capire che tutti sanno e che tutti, chi più chi meno, se ne fregano bellamente e seguono la filosofia del non vedo quindi ignoro, che non è esattamente una bella cosa in generale ma almeno è meglio dell'odio, della discriminazione o della violenza, in questo caso considerando il periodo storico ci stava tutto. Dall'altro lato non ho apprezzato che venga detto che Fatima ed Hassan possono essere amici perché lui è l'unico che non vuole bombarsela in quanto gay. Davvero? Va bene che siamo nel 1400 ma davvero? Sorvoliamo sul fatto che lui, anche fosse stato etero, non avrebbe potuto comunque portarsela a letto in quanto concubina del sultano ma davvero? Vogliamo davvero continuare a raccontare questa storia che gli uomini pensano solo con il pisello e il 'basta che respira'? Lei poi è bellissima eh, però magari a lui non piaceva, cioèèèè. Sopratutto perché non era necessario specificarlo, è sempre chiaro che il loro è un amore platonico, vuoi perché lui è gay, vuoi perché Fatima non conosce l'amore,non sa cosa sia e non lo vuole, però l'amore che provano l'uno per l'altra è genuino, è vero, supera ogni cosa, il cristianesimo, le imposizioni sociali, l'inquisizione e le leggende. Cos'è che scriveva Dante? L'amor che move il sole e l'altre stelle? Ecco.

♠ Vikram è un personaggio che sono riuscita ad inquadrare poco, non è chiaro perché sia fedele a Lady Aisha e le obbedisca, ci racconta del loro passato, che era innamorato di lei ma che i due non hanno mai avuto alcun rapporto d'amore in quanto lei non ricambiava i suoi sentimenti e quindi? Perchè sei rimasto nel palazzo sotto forma di cane? Per amore? Per poi abbandonarla senza tanti ripensamenti per vivere a Qaf?