3.0

Questo è un libro potenzialmente molto interessante ma ho faticato non poco nei numerosi passaggi in cui l'autore affronta le varie casistiche da un punto di vista strettamente matematico e probabilistico. Ho apprezzato molto gli approfondimenti storici di vari fisici e matematici (per citarne alcuni: Cardano, Pascal, Newton), ma ritengo che La passeggiata dell'ubriaco richieda una consistente dose di concentrazione e un minimo interesse per il calcolo matematico... e io purtroppo manco soprattutto del secondo! Mi dispiace aver trovato meno approfondimenti di quelli che mi aspettavo su quanto la probabilità e il caso influenzino davvero la nostra vita di tutti i giorni, e probabilmente anche per questo non sono riuscita ad apprezzare appieno questo libro che al di là del mio giudizio, rimane comunque una lettura sicuramente molto interessante.

Non ci accorgiamo degli effetti della casualità sulla vita perché quando valutiamo il mondo tendiamo e vedere ciò che ci aspettiamo di vedere. Valutiamo il grado di talento mediante il successo, e poi rinforziamo questa impressione di causa/effetto osservando la correlazione. (p.245)

[…] Ma la cosa più importante che mi ha insegnato l'esperienza di mia madre è che dobbiamo riconoscere e apprezzare la fortuna che abbiamo, e individuare gli eventi casuali che contribuiscono al nostro successo. Mi ha insegnato anche ad accettare gli eventi fortuiti che possono provocarci dolore. Soprattutto mi ha insegnato ad apprezzare l'assenza di sfortuna, l'assenza di eventi che avrebbero potuto metterci in crisi, e l'assenza di malattie, guerre, carestie e di quegli incidenti che non ci sono (ancora) capitati. (p.252)