A review by elena_monti
Felici i felici by Yasmina Reza

4.0

Yasmina Reza ci dona la decostruzione della trama e la spinta del concetto di felicità alla deriva.

Nella coralità della narrazione Felici i felici è un ritratto senza edulcoranti delle ipocrisie della famiglia borghese, dell’istituzione matrimoniale e in generale dei rapporti tra uomini e donne.

Ogni capitolo è raccontato in prima persona da un personaggio diverso, catturato nell’istantanea di frammenti quotidiani.
La narrazione si srotola, come una piece teatrale, gravitando attorno ai coniugi Robert e Odile Toscano, coppia di mezz’età che connette tra loro tutte le altre voci. Apparentemente impostato come una raccolta di racconti, si scopre a metà libro essere una trama di fili incrociati, in cui a connettere tra loro i personaggi, più che i legami, sono le solitudini.

Già dal titolo siamo di fronte all’inganno: nella citazione di Jorge Luis Borges di un frammento del Vangelo Apocrifo: Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore, sembra quasi che l’autrice voglia negare il concetto racchiuso nel titolo.

Pare non esserci speranza di felicità all'interno della coppia, annientata dall'abitudine e dai drammi nevrotici. Eppure in ogni monologo, seppur nascosta, si evince una speranza di felicità, che richiede allenamento e talento.

Felici i felici è un romanzo a tratti grottesco, dove si alternano i monologhi di personaggi poco idilliaci.
Un libro crudo, ironico, psicologico che mette a nudo i nostri rapporti, i sentimenti, le emozioni svelando i volti celati dalle tante maschere quotidiane.