A review by nyeran
The Lightning-Struck Heart by TJ Klune

5.0

I winked at myself in the mirror and then realized that’s what douchebags did, so I vowed to never do it again.

♠ Grazie T. J. Klune.
Grazie per questa storia surreale ed esilarante.
Grazie per Sam, Ryan, Gary, Tiggy, Rosemary, Joshua, Anthony, Morgan, Randall, Mama e Kevin.
Grazie per Justin.
Grazie per il Ryan Foxheart Fan Club Castle Lockes Chapter.
Grazie per le innumerevoli risate che mi hai fatto fare, a voce alta, battendo le mani come una foca idiota con i miei che correvano in camera mia perchè pensavano che stessi male, e in effetti mi facevano male i muscoli dello stomaco.
Grazie per non avere reso questo libro autoconclusivo.

♠ No, sul serio. Non ho la più pallida idea di quante volte mi sono ritrovata a rotolarmi sul letto rischiando di cadere per le troppe risate. Avevo costantemente le lacrime agli occhi. Mi sono ritrovata più volte a dover abbandonare il tolino sul letto e a fare un giro in sala dove i miei stavano guardando la tv per smettere di pensarci e di ridere. Per prendere tempo smangiucchiavo pure qualcosa. Capitemi. Tutto mentre i miei mi guardavano con quegli sguardi che ormai conosco bene, quelli silenziosi che dicono: “Ho una figlia scema.”

So to make the situation better, I opened my mouth and said, “Uhhh”, like a boss.

♠ Questo libro ha tutto ciò che dovrebbero avere gli YA. Una lunghezza che non annoia mai. Un protagonista reale, con i suoi difetti e le sue qualità, con la sua bravura magica e il suo coraggio, il suo essere a 20-years old virgin prude. E no, Gary, lui non è un membro del Ryan Foxheart Fan Club Castle Lockes Chapter; solo perchè ha partecipato una, tre, otto, tredici, venti, ventisei volte e ha portato dei muffin non vuole dire che lo sia.
Ma sopratutto...fà ragionamenti realistici, si guarda dentro e si trova imperfetto, monologa su se stesso criticando i suoi difetti e poi si da uno schiaffo mentale perchè in fondo non è cosi male e ha anche dei pregi. Ed è vero. Lui non è tutto bianco o tutto nero. Non è il prescelto a cui non serve allenarsi perchè è gia bravissimo e fortissimo e tutto gli riesce facilmente. Lui ha paure reali, paure che analizza lui stesso, che affronta, sa cosa potrebbe diventare e fà di tutto per evitarlo perchè non è quello il tipo di persona che vuole essere.
Seguire l’avventura di un personaggio così ‘normale’ in un mondo di protagonisti scialbi e stupidi è stata una ventata d’aria fresca.

♠ Ha anche un interesse amoroso degno di essere chiamato con questo nome. In realtà trovo persino riduttivo definirlo semplicemente l’interesse amoroso perchè Sam e Ryan sono uno l’interesse amoroso dell’altro, fin dall’inizio, fin da prima che iniziasse la storia, palesemente, in modo imbarazzante, e tutti se ne accorgono tranne loro. Ryan è...Perfetto. Semplicemente. Non perchè non ha difetti, ne ha, è geloso, a tratti iperprotettivo, ha un passato da bullo, si fà trascinare dagli eventi e dalle decisioni altrui (coffJustincoff) e non dice mai quello che pensa/prova davvero. Ma non si può non amarlo. Lui è il cavaliere affascinante e immacolato, quello che cerca di essere serio e figo e invece si fà trascinare in dialoghi e situazioni surreali da quei 3 idioti che si ritrova dietro, quello che per tutto il romanzo vive in un continuo stato di WTF?!, quello che si ritrova a giocare a chi ce l’ha più grosso (letteralmente) con il re delle fate mentre questo gli svolazza davanti nudo (LETTERALMENTE), quello che mentre è in città finisce in mezzo ai membri del suo fan club e si ritrova a dover firmare autografi per le signorine/signore/samcheèlidinascostoesiètravestito che gli sbavano palesamente dietro (come farei io davanti a Bob Morley, per intenderci) e si ritrova in mezzo ad una ship war tra chi lo shippa con Sam e chi lo shippa con Justin. E lui si definisce una Sam Girl. Tanto amore.

♠ Avrei preferito meno cose dette/non dette, meno fraintendimenti e meno vorrei-ma-non-posso tra i due? Forse. Ma mentirei se dicessi di non aver apprezzato l’ENORME tensione sessuale tra quei due. E le allusioni esplicite, e le conversazioni imbarazzanti perchè Sam non ce la può fare ad intavolare una conversazione normale. Ho apprezzato -poco- il fatto che la ‘grande rivelazione’ sia stata fatta da altri ma sono stata felice che sia successa poco dopo la metà e non negli ultimi capitoli.
Il rapporto tra i due poi è qualcosa di imbarazzante ma nel senso buono del termine. I due si conoscono da 5 anni (conoscono è un modo carino per dire che si sbavano palesemente dietro) e Sam ha evitato ogni possibile contatto con lui scappando via ogni volta che lo incrocia nel castello. LETTERALMENTE. Ora però hanno una missione da compiere e non può più scappare ed è tutto doloroso perchè i due si piacciono/amano/vogliono ma agire sarebbe un tradimento perchè Ryan ha fatto un giuramento! e quindi lo slow-building è DAVVERO slow. Chiaro, se questo fosse stato uno YA o un NA qualsiasi ci avrebbero dato dentro fregandose di tutto e tutti per poi ammorbarci con le loro paturnie e i loro sensi di colpa ipocriti e io li avrei odiati e avrei cestinato il libro maledicendo tutto e tutti. Per fortuna non è stato così.

♠ Questo libro ha anche 3/4/5/6/7/8/8,5 personaggi secondari assolutamente fantastici. Gary e Kevin sono una cosa favolosa. Un unicorno (senza corno) gay e un drago sessualmente aggressivo. Non sò davvero che altro dire, basta questo per renderli epici e ogni tentativo di raccontarli o descriverli non gli renderebbe giustizia. I genitori di Sam sono la cosa più bella, dolce e allo stesso tempo imbarazzante che possa esserci, il re e il mentore di Sam dovrebbero essere gli adulti seri e perlomeno ci provano. Gliene và dato atto. Mama è la fata madrina drag queen di Sam e… seriamente, che altro posso dire?? È UNA FATA MADRINA DRAG QUEEN!!

♠ Per il resto, che dire, la trama è una non trama visto che si, c’è la missione che muove la storia ma c’è sopratutto la crescita di Sam e gli innumerevoli dialoghi. Non c’è world-building. Sappiamo solo che siamo nel medioevo, in un paese chiamato Verania e durante tutto il romanzo vediamo solo due città, nessuna delle due viene descritta, tra l’altro. Non pesa. Nel senso che al contrario di altri fantasy dove le città e il mondo dovrebbero avere un peso considerevole qui non se ne sente la mancanza proprio perchè i personaggi catalizzano tutta l’attenzione e grandi descrizioni avrebbero avuto poca utilità e senso ai fini della storia, mentirei però se dicessi che non avrei gradito una mappa (amo le mappe, okay? Don’t judge me).
Tra l’altro questo libro prende in giro se stesso. Tutti i personaggi che incontriamo vogliono fare sesso con Sam neanche fosse la peggiore delle Mary Sue ed ogni volta c’è Ryan che è la mia voce interiore e dice esattamente quello che io penso ogni volta che leggo uno YA. Everybody Sam, everybody.

Menzione speciale per Todd e le sue orecchie adorabili. Una anche per Justin che nonostante il suo essere uno stronzo non sono mai riuscita ad odiarlo fino in fondo. Ad un certo punto sono quasi arrivata a tifare per lui.
Quasi.

Can you sign something?” Nicole demanded. “This paper? This napkin? My chest? My inner thighs or my wildest dreams? Whatever you want.” 
(Me @ Bob Morley tbh)