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purplebass 's review for:
L'abbazia di Northanger
by Jane Austen
Eccomi qui al quarto libro di Jane Austen. Conto di leggerli tutti, ma non uno dopo l'altro. Finalmente mi sono decisa a leggere questo perché mi dava vibes autunnali e novembrine, e diciamo che ha rispettato le aspettative.
L'abbazia di Northanger è un luogo centrale del libro ed è anche il posto dove Catherine, la protagonista, si illude di star per vivere delle avventure gotiche come ha letto nei Misteri di Udolpho o negli altri romanzi gotici. Ovviamente Catherine verrà delusa. Anzi, si farà anche delle congetture mentali che la porteranno a giudicare erroneamente dei personaggi.
Potremmo dire che questo è una sorta di dissing del romanzo gotico, perché la Austen non era molto fan dei romanzi gotici e li reputava troppo irrealistici. Vediamo come li canzona attraverso Catherine, che si immagina questa abbazia come un luogo di avventure e dove sicuramente ci saranno presenze e dove vivrà un'avventura. Tutti questi elementi saranno poi punti di forza dei romanzi delle sorelle Bronte una ventina d'anni dopo.
Vediamo che la scelta della protagonista abbastanza giovane rispetto ad altre eroine - Catherine ha solo 17 anni - è stata probabilmente fatta per rispecchiare questo ideale di eroina gotica da prendere in giro. Catherine è figlia di un pastore, e nonostante i suoi genitori cerchino di indirizzarla verso determinate letture, la ragazza adora i romanzi ed è molto fantasiosa. Quando parte per Bath assieme agli Allen, dei suoi vicini, ella ha grandi piani e immagina cose che poi risultano essere fantasie eccessive.
Senza spoilerare troppo cosa accade, diciamo che Catherine, nella sua onestà ma anche innocenza giovanile, avrà a che fare con la realtà della vita. Le persone, anche se sembrano sincere, sono infatti spesso bugiarde e anche invidiose. Catherine saprà essere giudiziosa, e alla fine otterrà il suo happy ending come un romanzo che si rispetti.
Ho dato 4 stelle perché questo libro, rispetto ad altri della Austen, non mi ha presa molto. Non è stato difficile da leggere, anzi. E' abbastanza breve se vediamo quanto lunghi siano in comparazione Emma o Mansfield Park. I personaggi sono anche interessanti e se avete letto gli altri romanzi, noterete i parallelismi tra i vari genitori e fratelli e sorelle. Eppure non so, la storia mi ha presa e non mi ha presa. Forse mi aspettavo qualcosa di diverso. Libro in ogni caso piacevole e scorrevole.
L'abbazia di Northanger è un luogo centrale del libro ed è anche il posto dove Catherine, la protagonista, si illude di star per vivere delle avventure gotiche come ha letto nei Misteri di Udolpho o negli altri romanzi gotici. Ovviamente Catherine verrà delusa. Anzi, si farà anche delle congetture mentali che la porteranno a giudicare erroneamente dei personaggi.
Potremmo dire che questo è una sorta di dissing del romanzo gotico, perché la Austen non era molto fan dei romanzi gotici e li reputava troppo irrealistici. Vediamo come li canzona attraverso Catherine, che si immagina questa abbazia come un luogo di avventure e dove sicuramente ci saranno presenze e dove vivrà un'avventura. Tutti questi elementi saranno poi punti di forza dei romanzi delle sorelle Bronte una ventina d'anni dopo.
Vediamo che la scelta della protagonista abbastanza giovane rispetto ad altre eroine - Catherine ha solo 17 anni - è stata probabilmente fatta per rispecchiare questo ideale di eroina gotica da prendere in giro. Catherine è figlia di un pastore, e nonostante i suoi genitori cerchino di indirizzarla verso determinate letture, la ragazza adora i romanzi ed è molto fantasiosa. Quando parte per Bath assieme agli Allen, dei suoi vicini, ella ha grandi piani e immagina cose che poi risultano essere fantasie eccessive.
Senza spoilerare troppo cosa accade, diciamo che Catherine, nella sua onestà ma anche innocenza giovanile, avrà a che fare con la realtà della vita. Le persone, anche se sembrano sincere, sono infatti spesso bugiarde e anche invidiose. Catherine saprà essere giudiziosa, e alla fine otterrà il suo happy ending come un romanzo che si rispetti.
Ho dato 4 stelle perché questo libro, rispetto ad altri della Austen, non mi ha presa molto. Non è stato difficile da leggere, anzi. E' abbastanza breve se vediamo quanto lunghi siano in comparazione Emma o Mansfield Park. I personaggi sono anche interessanti e se avete letto gli altri romanzi, noterete i parallelismi tra i vari genitori e fratelli e sorelle. Eppure non so, la storia mi ha presa e non mi ha presa. Forse mi aspettavo qualcosa di diverso. Libro in ogni caso piacevole e scorrevole.