A review by blackjessamine
Di tutte le ricchezze by Stefano Benni

2.0

19.02.2013

L'ho terminato già da qualche giorno, ma ho preferito aspettare un po' a recensirlo, perché avevo bisogno di rifletterci un pochino su.
Questo è stato il mio primo approccio a Benni come romanziere (prima avevo letto solamente qualche racconto ai tempi della scuola), e devo dire che inizialmente mi ha un po' delusa.
La prima parte del romanzo, diciamo pure la prima metà, è scivolata via liscia, talmente liscia che non mi ha lasciato assolutamente niente. Non ho amato molto l'approccio narrativo, che forse qualche volta voleva strappare qualche risata, ma che invece mi ha lasciato indifferente. Il professor Martin racconta dell'interruzione della sua tranquilla (forse troppo) vita in montagna dovuta all'arrivo di una coppia di vicini provenienti dalla città, un mercante d'arte sull'orlo della crisi e una giovane attrice che subito attira l'attenzione del professore, ricordandogli una misteriosa donna da lui amata nel passato, a cui si fa continuo riferimento, pur senza svelare niente di lei (in maniera volontaria: la voce narrante continua a parlarne dicendo cose come "ma di lei parleremo più avanti", e questo mi ha fatto innervosire e non poco: o crei attesa, ma mantieni la suspance, o ne parli subito, così non riesco a capire dove vuoi andare a parare, e sinceramente arrivo anche a non avere più nessun interesse a scoprire chi diavolo sia questa donna).
La seconda metà migliora un po', secondo me, perché qualcosa comincia finalmente a muoversi, gli elementi sembrano trovare un posto, i segreti si svelano e tutto sembra trovare quasi una soluzione. Quasi, dico, perché secondo me alcuni elementi a cui nella prima parte del romanzo si era data una grande importanza vengono quasi lasciati cadere, illuminati in poche righe e poi mai più ripresi (le leggende del luogo, i racconti della vecchia Berenice etc.), mentre si insiste su altro, che prima era stato menzionato solamente di passaggio, con forse troppa attenzione, senza che però questo venga ad assumere esattamente un grande peso all'interno del romanzo.
Insomma, una lettura piuttosto piacevole, ma non particolarmente illuminante, a mio modesto parere.
Non so se continuerò ad approfondire la mia conoscenza di Benni, perché non mi sembra molto nelle mie corde.