A review by stephthepanda
Chemical Hearts by Ribes Halley

3.0

Non lo nego, se non fosse per affetto alla storia letta su Wattpad, probabilmente questo libro non lo avrei continuato.
Il problema sta proprio nel meccanismo che sulla piattaforma su cui era precedentemente, funzionava, in formato cartaceo non così tanto.
Inoltre, penso non sia oggettivamente una scelta vincente quella della suddivisione della storia in due libri separati.
Se andava fatta questa scelta, a mio modesto parere, era necessario fare un lavoro di editing a livello di "taglia e cuci" per far si che la storia vedesse il suo potenziale sfruttato al meglio.

Il primo libro dovrebbe portare almeno ad una conclusione dal punto di vista di una dinamica, ovvero quella della nascita dell'amore tra i due protagonisti ed oggettivamente non si può dire che questo, avvenga.
Lana continua a mentire a se stessa, raccontandosi una serie di bugie a cui non crede nessuno, men che meno lei. Seth, invece, sembra solo il "tipico" professore frustrato dalla vita, che si ritrova a fare una cosa che non gli piace (tecnicamente insegnare), con un palese bipolarismo non diagnosticato.
Io non pretendo che alla fine di questo primo libro, si arrivi alla dichiarazione d'amore, perché non sarebbe corretto e non avrebbe senso, ma mi aspetto che per quanto il loro rapporto non possa essere oggettivamente lineare, almeno inizi a prendere una certa via.
Comprendo le rispettive difficoltà di ognuno dei personaggi, ma mi rendo conto di comprenderle perché, almeno in parte, so cosa succede nel seguito.

Se si è deciso di mantenere la parte d'azione ed il vero dramma nel secondo libro (di cui posso comprendere le ragioni) perché non giocare meglio su altro?
Inoltre, non nego che avrei apprezzato la presenza di un doppio pov o se, non fattibile (perché avrebbe implicato svelare quello che poi sarà il cliffhanger alla fine della storia), almeno giocare sulla complicità tra Lana e Seth, che porta la prima a "intortare" spesso il secondo e a permetterle di farsi sfuggire qualcosa sullo stato d'animo del medico bello, dannato e frustrato.

Tutto ciò che vi ho precedentemente accennato, mi fa ancora più rabbia, specialmente perché la costruzione della chimica e della "passione" tra i due protagonisti è oggettivamente alle stelle, specialmente dopo (quella che secondo me è) la "scena madre" legata a Noah e all'intervento. I due sono complici in tutto e per tutto.
Peccato anche per alcuni personaggi secondari che in alcuni momenti sembrano solo delle macchiette, delle comparse di cui a malapena ti rendi conto, se non per il personaggio di Thomas che invece sembra essere curato di più (perché oggettivamente ha anche più interazioni essendo più presente nelle loro dinamiche).