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Il terrore che mormora
by John Dickson Carr
Più volte interrogato su quali fossero i romanzi da lui preferiti nella sua vastissima produzione, John Dickson Carr ha stilato vari elenchi, propendendo talvolta più per un'opera oppure per un'altra, ma una costante c'è sempre stata, ossia He Who Whisper.
Di fatti, Il terrore che mormora è uno dei più fulgidi esempi dello stile di Carr, e ben sintetizza la sua capacità di unire il soprannaturale con la rigida analisi razionale, e sebbene sia sempre la seconda a trionfare, il primo contribuisce indubbiamente alla creazione di un'efficace tensione narrativa.
I primi capitoli ci offrono un racconto nel racconto, con la ricostruzione dell'assassinio di Howard Brooke, avvenuto in Francia non molto prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L'uomo è stato ucciso mentre era da solo in una torre diroccata, e nessuno avrebbe potuto raggiungerlo senza venir visto da vari testimoni; eppure, il corpo è lì, accasciato a terra, ferito mortalmente dallo stocco che Brooke nascondeva nel suo bastone. Il mistero è talmente fitto che c'è chi chiama in causa addirittura un caso di vampirismo.
Probabilmente è proprio questa parte iniziale la più riuscita e caratteristica del romanzo, grazie al senso di attesa e all'inquietudine che riesce a suscitare nel lettore. L'elemento goticheggiante con il richiamo alla figura del vampiro, è la perfetta rifinitura che non ci si aspetterebbe in un giallo, che introduce e amplifica l'effetto di quanto accadrà in seguito, nella villa di campagna di Miles Hammond, oltre a giustificare lo stesso stato d'animo del personaggio (il tramite attraverso il quale il lettore si trova invischiato nella vicenda) e il suo approcciarsi agli eventi.
Quanto successo in Francia sei anni prima, come pure il tentato omicidio in casa Hammond, troverà una sua inattaccabile e del tutto plausibile spiegazione (per quanto piuttosto arzigogolata), e ovviamente di soprannaturale non rimarrà nulla.
Non tutti i colpi di scena sono prevedibili, o meglio, sebbene qualcosa sia intuibile, la sorpresa finale è comunque assicurata.
Non manca qualche sbavatura, in particolare per quanto riguarda Fay Seton e il suo inconfessabile segreto, ma complessivamente He Who Whisper rimane ancora oggi un caposaldo del giallo classico.
Di fatti, Il terrore che mormora è uno dei più fulgidi esempi dello stile di Carr, e ben sintetizza la sua capacità di unire il soprannaturale con la rigida analisi razionale, e sebbene sia sempre la seconda a trionfare, il primo contribuisce indubbiamente alla creazione di un'efficace tensione narrativa.
I primi capitoli ci offrono un racconto nel racconto, con la ricostruzione dell'assassinio di Howard Brooke, avvenuto in Francia non molto prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L'uomo è stato ucciso mentre era da solo in una torre diroccata, e nessuno avrebbe potuto raggiungerlo senza venir visto da vari testimoni; eppure, il corpo è lì, accasciato a terra, ferito mortalmente dallo stocco che Brooke nascondeva nel suo bastone. Il mistero è talmente fitto che c'è chi chiama in causa addirittura un caso di vampirismo.
Probabilmente è proprio questa parte iniziale la più riuscita e caratteristica del romanzo, grazie al senso di attesa e all'inquietudine che riesce a suscitare nel lettore. L'elemento goticheggiante con il richiamo alla figura del vampiro, è la perfetta rifinitura che non ci si aspetterebbe in un giallo, che introduce e amplifica l'effetto di quanto accadrà in seguito, nella villa di campagna di Miles Hammond, oltre a giustificare lo stesso stato d'animo del personaggio (il tramite attraverso il quale il lettore si trova invischiato nella vicenda) e il suo approcciarsi agli eventi.
Quanto successo in Francia sei anni prima, come pure il tentato omicidio in casa Hammond, troverà una sua inattaccabile e del tutto plausibile spiegazione (per quanto piuttosto arzigogolata), e ovviamente di soprannaturale non rimarrà nulla.
Non tutti i colpi di scena sono prevedibili, o meglio, sebbene qualcosa sia intuibile, la sorpresa finale è comunque assicurata.
Non manca qualche sbavatura, in particolare per quanto riguarda Fay Seton e il suo inconfessabile segreto, ma complessivamente He Who Whisper rimane ancora oggi un caposaldo del giallo classico.