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dolcifusa 's review for:
La signora di Wildfell Hall
by Anne Brontë
Il romanzo si muove su piani temporali e voci narranti diverse: prima quella di Gilbert Markham, che racconta via lettera a un amico il suo incontro con Helen Graham, poi quella di quest'ultima nel suo diario, sempre quindi in prima persona. E proprio questo è il problema dell'audiolibro: la narratrice è unica e, se risulta adatta a dar vita alla donna, stona decisamente quando a parlare è Gilbert, inducendomi a prenderlo sempre per un ragazzino con la voce imberbe, anche grazie ai suoi atteggiamenti infantili e stizzosi.
Helen, insieme all'assennata zia, è comunque l'unico personaggio che ne esce bene, pure troppo;
negli altri la Brontë è impietosa nel tratteggiare i loro difetti, che fossero la conformità a convenzioni sociali restrittive, l'alcolismo e la brutalità, la dissolutezza e la malizia, la puerilità e il narcisismo.
Non l'ho molto apprezzato per la ragione citata all'inizio, e per l'eccessivo manierismo della narratrice. La prosa è invece scorrevole, nonostante il ripetersi dell'avverbio "immantinente" a ogni piè sospinto, non so se frutta della scelta dall'autrice o dalla traduttrice.
Helen, insieme all'assennata zia, è comunque l'unico personaggio che ne esce bene, pure troppo;
negli altri la Brontë è impietosa nel tratteggiare i loro difetti, che fossero la conformità a convenzioni sociali restrittive, l'alcolismo e la brutalità, la dissolutezza e la malizia, la puerilità e il narcisismo.
Non l'ho molto apprezzato per la ragione citata all'inizio, e per l'eccessivo manierismo della narratrice. La prosa è invece scorrevole, nonostante il ripetersi dell'avverbio "immantinente" a ogni piè sospinto, non so se frutta della scelta dall'autrice o dalla traduttrice.