A review by lilirose
Adam's Rib by Antonio Manzini

3.0

In questa seconda avventura di Rocco Schiavone ho ritrovato tutte le dinamiche della precedente, nel bene e nel male.
Il nostro vicequestore continua ad essere il fulcro del romanzo, non c'è spazio per nient'altro: il resto dei personaggi e perfino il mistero non sono che espedienti per approfondire la caratterizzazione del protagonista. Tutto è filtrato dal suo punto di vista e a conti fatti di trama ce n'è poca, quello che davvero ci troviamo a leggere è un romanzo introspettivo e di atmosfere, che ha poco a che fare con i gialli a cui siamo abituati. Da appassionata dei mistery vecchio stile (Agatha Christie docet, per intenderci) non posso dire di apprezzare questa impostazione, ma devo ammettere che in questo caso funziona. Manzini è bravo nel tratteggiare una figura difficile da amare, ma impossibile da odiare; si arriva alla fine del libro con la consapevolezza di aver aggiunto un altro tassello a quel puzzle che è Rocco Schiavone e con la voglia di scoprirne altri, di vedere se riuscirà prima o poi a sconfiggere i suoi demoni.
Ovviamente proseguirò la lettura di questa serie così anomala nel panorama italiano, che come Rocco affascina e respinge al tempo stesso.