A review by frahorus
Le Cosmicomiche by Italo Calvino

3.0

Purtroppo su 12 racconti di questa raccolta ne ho apprezzati soltanto 4, ovvero: La distanza della Luna, Lo zio acquatico, I Dinosauri e Gli anni-luce. Gli altri mi hanno annoiato e spesso irritato. Il più bello resta, per me, La distanza della Luna, dove l'autore immagina che in un lontano passato la Luna fosse così vicina alla Terra che le persone potevano con un semplice balzo entrare nella sua orbita ed esplorarla. Secondo me in questo racconto si sprigiona tutta la magia e l'originalità del Calvino migliore.
Non pensavo che alla Terra. Era la Terra a far sì che ciascuno fosse proprio quel qualcuno e non altri; quassù, strappati alla Terra, era come se io non fossi più quell'io, nè lei per me quella lei. Ero ansioso di tornare sulla Terra, e trepidavo nel timore d'averla perduta. Il compimento del mio sogno d'amore era durato solo quell'istante in cui c'eravamo congiunti roteando tra Terra e Luna; privato del suo terreno terrestre, il mio innamoramento ora non conosceva che la nostalgia straziante di ciò che ci mancava; un dove, un intorno, un prima, un poi.