A review by primix
La torre della rondine. The Witcher, Volume 6 by Andrzej Sapkowski

4.0

AAAAAAAAAA finalmente!!! Finalmente succede qualcosa, e CHE COSA! Ho trovato questo libro di gran lunga più avvincente del precedente. Finalmente cominciamo a vedere passi avanti significativi della trama. E a capire che non avevamo capito niente.

La storia sposta decisamente il focus su Cirilla. Lo stesso Geralt diventa solo un personaggio marginale, la sua impresa diminuisce di senso ogni giorno. Cirilla vive le sue esperienze, matura, soffre, cresce, cambia. Ciri e la sua crescita sono al centro di questo romanzo, e la Leoncina di Cintra muta in maniera impressionante. L'abbiamo vista bambina, piagnucolante, innocente. Ragazzina ribelle. Ragazza fuorilegge, esuberante, tormentata. Spaventata, disillusa, sofferente, mai piegata. E ora la vediamo, finalmente consapevole, abbracciare il proprio destino. Geralt sognava la Morte accanto a Ciri e voleva salvarla da essa. Ora le due sono fuse insieme e non sono sicura ci sia mai stato realmente qualcuno da salvare.

In generale, in questo libro assistiamo a una pazzesca virata macabra e cupa. Oltre a Ciri, anche le vicende degli altri personaggi si fanno via via più pericolose e tristi, da Yennefer che cade nelle mani di Vilgefortz a Geralt cui è stato predetto che perderà tutti i compagni. Ho il presentimento che questa storia non finirà bene per nessuno.

Ho apprezzato molto anche la scelta narrativa dei salti spaziali e temporali. Per quanto all'inizio possa risultare disorientante, una volta capito il meccanismo la trama diventa avvincente e vorticante, ci si muove tra passato e futuro sempre intorno allo stesso avvenimento, la notte dell'Equinozio d'autunno. Questo accresce nel lettore il mistero e l'aspettativa, fino all'esplosione nel finale, che ho ADORATO. La scena di Ciri che pattina sulla superficie ghiacciata del lago, leggera come una ballerina, spietata come la Morte, è veramente un incanto. Immersiva fino a fare male. La si sente stridere. Stridere. Stridere.