You need to sign in or sign up before continuing.
Take a photo of a barcode or cover
els_09 's review for:
More Happy Than Not
by Adam Silvera
Sono alquanto sconvolta in questo momento.
Sicuramente questo non è un libro per chi ha uno stomaco debole e sicuramente ci sono numerosi trigger warnings per quanto riguarda depressione, suicidio, autolesionismo ed omofobia.
Non penso di riuscire a parlare di questo libro senza farne spoiler, perciò questa sarà più una recensione sfogo che altro e sarei molto contenta di parlarne con chi l'ha letto.
Allora cominciamo la storia con Aaron che è innamorato e felicemente fidanzato con questa ragazza stupenda e fantastica (ottimo personaggio, uno dei personaggi femminili più complessi e umani che io abbia mai letto) e fin qui tutto okay. Sappiamo che il motivo principale della tristezza che attanaglia Aaron è il suicidio del padre, di cui lui alla fine ha più che altro ricordi felici e perciò la sua morte ancora dopo mesi lo scombussola totalmente come è legittimo che sia. Poi arriva Thomas questo ragazzo così diverso da tutti quelli che il nostro protagonista conosce e Aaron se ne innamora. Allora io a quel punto pensavo 'quindi questa è una storia di self discovery, dove il nostro caro ragazzo dovrà far pace con la sua sessualità' e via dicendo, ed ero molto contenta di vedere come l'autore avrebbe affrontato il tema dato anche che ha ambientato il suo racconto in un quartiere dove essere gay è estremamente pericoloso, perchè nessuno di accetta per quello che sei. Io stavo ascoltando l'audiobook per strada quando è cominciato questo capitolo in cui si ripercorre la vita di Aaron, mostrando come da sempre in realtà lui fosse stato consapevole di essere gay,tanto da averlo ammesso con la madre e soprattutto con il padre, il quale l'aveva picchiato per questo motivo per poi suicidarsi. E li la mia mente è totalmente partita. All'inizio ero convinta fosse il racconto di un sogno-incubo, ma quando mi sono resa conto della verità, di quale fosse la vera storia, sono scoppiata a piangere. Non sono riuscita a metabolizzare come tutto questo dolore, questa ingiustizia possa essere reale; perchè questo che Adam Silvera racconta è un lavoro di fantasia perchè non esiste un metodo per cancellare e alterare la memoria, però assomiglia in modo molto forte alla vita di tanti ragazzi e ragazze che si sono trovati nella stessa situazione. E mi spezza il cuore pensare a tutto questo, a quanto la gente possa essere cattiva, insensibile e quanto dolore qualcuno possa contenere prima di esplodere.
Ho letto di molti che non hanno apprezzato il fatto che alla fine Aaron non abbia avuto il suo lieto fine, e lo sono anche io perchè se lo meritava, ma capisco il senso di una tale scelta: purtroppo nella vita reale non c'è sempre un lieto fine, il dolore diventa troppo e non si riesce a scappare ed è tutto ingiusto e sbagliato, e ho apprezzato questo spiraglio di dura e cruda verità, piuttosto che un contentino. Anche perchè secondo me è un finale speranzoso, per Aaron in primo luogo, ma anche per tutti gli altri personaggi.
Adam Silvera è un mago nello scrivere questi libri per ragazzi che però sono così pregni di significato da far paura. Il suo stile non è tra i più poetici, ma è diretto, schietto e vero, così come i suoi personaggi e continuerò a leggere i suoi libri anche se continueranno a farmi un male cane ma ne vale la pena, perchè sono storie, sono vite, che vale la pena conoscere e scoprire, affinchè non si ripetano più
Sicuramente questo non è un libro per chi ha uno stomaco debole e sicuramente ci sono numerosi trigger warnings per quanto riguarda depressione, suicidio, autolesionismo ed omofobia.
Non penso di riuscire a parlare di questo libro senza farne spoiler, perciò questa sarà più una recensione sfogo che altro e sarei molto contenta di parlarne con chi l'ha letto.
Allora cominciamo la storia con Aaron che è innamorato e felicemente fidanzato con questa ragazza stupenda e fantastica (ottimo personaggio, uno dei personaggi femminili più complessi e umani che io abbia mai letto) e fin qui tutto okay. Sappiamo che il motivo principale della tristezza che attanaglia Aaron è il suicidio del padre, di cui lui alla fine ha più che altro ricordi felici e perciò la sua morte ancora dopo mesi lo scombussola totalmente come è legittimo che sia. Poi arriva Thomas questo ragazzo così diverso da tutti quelli che il nostro protagonista conosce e Aaron se ne innamora. Allora io a quel punto pensavo 'quindi questa è una storia di self discovery, dove il nostro caro ragazzo dovrà far pace con la sua sessualità' e via dicendo, ed ero molto contenta di vedere come l'autore avrebbe affrontato il tema dato anche che ha ambientato il suo racconto in un quartiere dove essere gay è estremamente pericoloso, perchè nessuno di accetta per quello che sei. Io stavo ascoltando l'audiobook per strada quando è cominciato questo capitolo in cui si ripercorre la vita di Aaron, mostrando come da sempre in realtà lui fosse stato consapevole di essere gay,tanto da averlo ammesso con la madre e soprattutto con il padre, il quale l'aveva picchiato per questo motivo per poi suicidarsi. E li la mia mente è totalmente partita. All'inizio ero convinta fosse il racconto di un sogno-incubo, ma quando mi sono resa conto della verità, di quale fosse la vera storia, sono scoppiata a piangere. Non sono riuscita a metabolizzare come tutto questo dolore, questa ingiustizia possa essere reale; perchè questo che Adam Silvera racconta è un lavoro di fantasia perchè non esiste un metodo per cancellare e alterare la memoria, però assomiglia in modo molto forte alla vita di tanti ragazzi e ragazze che si sono trovati nella stessa situazione. E mi spezza il cuore pensare a tutto questo, a quanto la gente possa essere cattiva, insensibile e quanto dolore qualcuno possa contenere prima di esplodere.
Ho letto di molti che non hanno apprezzato il fatto che alla fine Aaron non abbia avuto il suo lieto fine, e lo sono anche io perchè se lo meritava, ma capisco il senso di una tale scelta: purtroppo nella vita reale non c'è sempre un lieto fine, il dolore diventa troppo e non si riesce a scappare ed è tutto ingiusto e sbagliato, e ho apprezzato questo spiraglio di dura e cruda verità, piuttosto che un contentino. Anche perchè secondo me è un finale speranzoso, per Aaron in primo luogo, ma anche per tutti gli altri personaggi.
Adam Silvera è un mago nello scrivere questi libri per ragazzi che però sono così pregni di significato da far paura. Il suo stile non è tra i più poetici, ma è diretto, schietto e vero, così come i suoi personaggi e continuerò a leggere i suoi libri anche se continueranno a farmi un male cane ma ne vale la pena, perchè sono storie, sono vite, che vale la pena conoscere e scoprire, affinchè non si ripetano più