A review by missjudge
Moll Flanders by Daniel Defoe

2.0

La colpe più grandi di Moll Flanders non sono di aver rubato, essersi prostituita, aver imbrogliato, aver sposato il fratello, aver abbandonato diversi figli ecc ecc... ma esse sono, nell'ordine:
- Essere protagonista di un libro scritto senza capitoli o pause. Insomma... la vita id una persona dalla nascita all'età di 77 anni (e che vita!) non può essere scritta tutta d'un fiato, mi ha stremata!
- Essere scritta in prima persona (sapendo che chi l'ha scritto è un uomo). Defoe, seppure imita alla perfezione lo stile di una donna dell'estrazione sociale di Moll Flanders, mi cade sempre nel moralismo e regolarmente deve trarre una massima dalle vicende. E poi è alquanto comico che la massima è dell'autore, ma a pronunciarla è lei. Lei che ha rubato e ha fatto qualsiasi cosa tranne uccidere (spesso non per necessità e senza nemmeno mai del tutto pentirsene nemmeno quando viene condannata a morte)alla fine viene a dire che quello che "sta scrivendo" è un libro che "ha lo scopo di mettere in luce la giusta morale contenuta in ciascuna sua parte, di essere d'insegnamento e di monito alla prudenza e al miglioramento di se stessi per ogni lettore". In realtà è più un libro su come "farla franca in ogni occasione, fregandosene degli altri e finendo i propri giorni in ricchezza e prosperità, con l'aggiunta di qualche massima morale da un autore che non vuole essere al passo con i propri tempi".
- Essere infinitamente noiosa nel finale (la fase della redenzione e del pentimento... che redenzione e pentimento proprio non è)e farti sentire in colpa perchè ogni due frasi, ti ricorda: "lo so che questa parte non è divertente come quella delle colpe, ma non posso ometterla". Ah lo sai che è insopportabile e ripetitiva? Allora non dirmelo, fa qualcosa in proposito!

I meriti sono pochi, uno è senza dubbio avere una buona descrizione delle condizioni di vita del popolo alla fine del 1600 (1683 per essere esatti). Come funzionano processi, deportazioni in America, lasciti (quanto costa e quanto era vitale LA BIANCHERIA)... ma come, soprattutto, la gente si fidasse di chiunque. Alcune truffe ordite da Moll sono francamente assurde, quindi o erano tutti più tonti all'epoca, oppure a Moll è andata bene anche sotto questo punto di vista.
Altro merito è quello di descrivere la vita di una donna forte, che, sola al mondo (ed è una cosa che ci ricorda ogni due parole), riesce non solo a sopravvivere, ma a vivere. A costo di dannarsi l'anima, a scapito delle vite degli altri, ma arrangiandosi e facendosi largo con le unghie e con i denti a differenza degli uomini che incontra sulla sua strada che, dal suo primo seduttore al suo ultimo marito, sono non solo imbroglioni e truffatori, ma deboli, viziosi e incapaci.