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A review by momotan
Changes by Jim Butcher
5.0
I answered the phone and Susan Rodriguez said, "They've taken our daughter."
Un inizio col botto, subito a piena velocità, per quello che sicuramente è fino a questo punto il libro migliore della serie.
Una serie che si era mantenuta a lungo su un buon livello, ma che poi sembra aver premuto decisamente sull'acceleratore diventando ottima.
Harry si trova davanti alla missione più difficile, la scelta più complicata.
Si tratta di una questione personale, che per di più lo tocca nel profondo visto il suo passato.
E' il suo momento più nero, quando il suo bisogno è maggiore... e si ritrova quasi da solo.
Vicino a lui solo gli alleati storici: Murphy, Mouse, Molly, Senya, Thomas.
Il White Council? Occupato a trattare col nemico, ancora traballante dopo gli eventi del libro precedente.
Il Grey Council? Impegnato a nascondersi e a progettare l'attacco ai suoi nemici.
Luccio? Fuori dai giochi.
Ramirez? Fuori dai giochi.
I Raith? Non abbastanza coinvolti per entrare in gioco.
E contro Harry, l'intera potenza della Red Court, decisa a pareggiare i conti una volta per tutte.
Nemici quasi divini, quasi imbattibili.
Le entità in gioco sono sempre più potenti, le scelte di Harry per tenere testa all'avversario sono sempre meno. E nessuna di queste è buona.
Va scelto il male minore, letteralmente.
Un libro avvincente, appassionante, con un ritmo forsennato che tiene incollati alle pagine e rende difficilissimo staccarsene per -ad esempio- adempiere a banalità materiali come l'andare al lavoro.
Un libro che gronda cupezza, rabbia, dramma.
Con un finale potentissimo e inatteso.