4.0

Una splendida "favola matematica" che offre diversi spunti di riflessione.
La prima parte può dirsi, in sostanza, una satira contro le società fortemente gerarchiche che ancora vigevano in Europa all'epoca in cui il libro è stato scritto, con qualche riferimento, io credo, alla rivoluzione francese col principio dell'egualitarismo, al Terrore e alla Restaurazione.
La seconda parte, senza dubbio la più bella e assolutamente geniale, è un invito all'umiltà intellettuale e all'immaginare oltre ciò che siamo in grado di comprendere.