A review by ilaria_m
The Businessmen by Cristina Cicolari

fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

1.0

Ispirato ad una storia vera, le avventure er0tico-sentimentali di una trentenne, alle prese prima con uno sfuggente dj, poi con un affascinante imprenditore 

Artificioso. Se dovessi definire il libro con un aggettivo, non potrebbe che essere questo, e anche quell’”ispirato ad una storia vera” serve solo a titillare la curiosità dei follower, perché non c’è nulla nelle sue pagine che sembri anche solo lontanamente vero.
Ho scritto follower non a caso, perché, in corso di lettura, ho scoperto che Cristina Cigolari è un influencer (ingenua io, che ancora penso che un romanzo pubblicato da una CE piuttosto importante sia scritto da veri scrittori!), cosa che ha spiegato le mille perplessità che mi hanno assalito man mano che procedevo.
In breve, The Businessmen è la perfetta (e patinata) incarnazione della trentenne di oggi, così come ritratta da una serie tv di bassa lega.
Spa o feste a cinque stelle, gentilmente offerte dalle amiche, o la possibilità di stare a casa in smart working all’improvviso, semplicemente chiedendolo senza troppe spiegazioni, perché loro sì che sono brave nel loro lavoro, delle queen quando ci sono delle emergenze, per cui ci mancherebbe altro! Si prendono cura di se stesse, andando in palestra 3 volte la settimana, perché come potrebbero non essere fit, e anche se sono delle ragazze semplici, che in realtà amano passare le serate in pigiama a guardare Grey’s Anatomy, basta un niente per essere al top, sexy da morire, pronte a mordere la vita o a riprendersi una rivincita.
Gli uomini non ci possono davvero ferire, o comunque il dolore non dura a lungo, perché siamo noi a cancellarli dalle nostre vite; tanto ci sono le amiche a consolarci con le brioche. La verità è che:
1. Hai visto troppo Sex & The City; 
2. Se sei a Roma, quelle con molta probabilità sono dei cornetti.
Ovviamente il biasimo è tutto per il lui di turno, che viene sostituito con uno schiocco di dita, anche se solo per un’avventura di una notte, perché queste donne di oggi sono sempre al top, sexy, e trovano bellissimi e capaci maschi dai corpi perfetti che cadono ai loro piedi. 
E così abbiamo sia lo sfuggente dj, un po’ businessman qua e là, ma anche l’imprenditore di successo, ambito da chiunque, con un debole per i club privati, a dimostrazione che per queste donne toste di oggi ogni volta che si chiude una porta, si apre un portone. Devo aggiungere che lei colpisce lui immediatamente perché “è diversa”?
È tutto così superficiale e vuoto, e anche quando ci si lagna di soffrire per amore, la sensazione è comunque di avere a che fare con personaggi emotivamente stitici, che recitano una parte. Così è in ogni libro, mi potreste dire, ma se il lettore non ha mai neanche un briciolo di illusione di verosimiglianza, il fallimento è totale.
Il contenuto si riflette perfettamente nel tipo di scrittura.
Ringrazio il cielo che il libro sia breve, dato lo slang che fa sanguinare gli occhi (il già citato essere una “queen”, o situazioni “too much”), a causa del quale non me la sento di andare oltre la stellina (in altri casi sarei stata più magnanima e magari sarei arrivata a 2).
Non nego, però, che questa brevità sia anche problematica, perché espressione di un’incapacità di approfondire qualsivoglia aspetto.
Se ho deciso di avventurarmi nella lettura è perché il romanzo era in bella vista nella sezione più “frizzante” dello scaffale romance della libreria in cui vado di solito; in questi casi, di solito, anche se la storia non è un granché, per lo meno hai il bonus dello spice, ma anche sotto questo punto di vista è stato un buco nell’acqua. La protagonista si dà da fare, ma le scene sono brevissime, quasi semplici annotazioni dell’attività svolta. Non c’è nessun crescendo, non si crea aspettativa nel lettore, perché non basta ambientare una scena in un club esclusivo con gente vestita in latex, o ricorrere alle più scontate situazioni da repertorio BD5M per poter parlare davvero si er0tismo.