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yattaman 's review for:
Snow Crash
by Neal Stephenson
Il problema del cyberpunk è che invecchia male: la maggior parte delle mirabolanti tecnologie descritte in un romanzo di 30 anni fa ora sembrano ingenue trovate da ragazzini.
Però alcuni romanzi mantengono comunque la loro forza espressiva e il significato profondo, e Snow Crash è uno di questi.
Descrive lo sfacelo del mondo con lucida vividezza, forse con me o stile di Gibson, ma con un maggiore acume politico e sicuramente con più cognizione di causa a proposito di computer e tecnologia.
Mischia mitologia sumera, religione e virus, decadenza e vecchi valori, e costruisce una storia appassionante, ricca di spunti di riflessione e, nonostante tutto, moderna.
"Abbiamo enormi quantità di forza lavoro illetterata o aletterata che si basa sulla TV - che è una sorta di tradizione orale. E abbiamo una ristretta élite di persone estremamente colte [...] che capisce che l'informazione è potere e che controlla la società perché possiede questa capacità semimistica di parlare le magiche lingue dei computer."
Era il 1992, i Social Network non esistevano e la TV controllava l'informazione, ma queste parole suonano profetiche in modo inquietante.
Però alcuni romanzi mantengono comunque la loro forza espressiva e il significato profondo, e Snow Crash è uno di questi.
Descrive lo sfacelo del mondo con lucida vividezza, forse con me o stile di Gibson, ma con un maggiore acume politico e sicuramente con più cognizione di causa a proposito di computer e tecnologia.
Mischia mitologia sumera, religione e virus, decadenza e vecchi valori, e costruisce una storia appassionante, ricca di spunti di riflessione e, nonostante tutto, moderna.
"Abbiamo enormi quantità di forza lavoro illetterata o aletterata che si basa sulla TV - che è una sorta di tradizione orale. E abbiamo una ristretta élite di persone estremamente colte [...] che capisce che l'informazione è potere e che controlla la società perché possiede questa capacità semimistica di parlare le magiche lingue dei computer."
Era il 1992, i Social Network non esistevano e la TV controllava l'informazione, ma queste parole suonano profetiche in modo inquietante.