A review by logolepsy_e
Un giorno, forse by Lauren Graham

3.0

Romanzo d'esordio di Lauren Graham, attrice che mi è sempre piaciuta molto. E così, per curiosità, ho deciso di darle una chance anche come scrittrice.
Il risultato è stato discreto. Si vede che è il primo romanzo di una scrittrice acerba, inesperta. Si nota nella storia, nel suo sviluppo, ma anche nello stile e, soprattutto, nei personaggi.
La trama è decisamente lineare e semplice, povera di colpi di scena eclatanti ma, comunque, interessante e coinvolgente. Seguiamo le avventure di Franny, giovane donna alla ricerca di una carriera, e forse anche di sé stessa, nella Grande Mela, la città delle opportunità.
L'ambientazione, a mio parere un punto di forza del romanzo, fa ottimamente da sfondo alle vicende narrate. E non parlo solo di New York, ma anche del mondo dello spettacolo in cui Franny cerca disperatamente di sfondare, che secondo me è descritto e reso molto bene; il lettore si trova a scoprire proprio insieme alla protagonista, inizialmente ignara anche lei, come funziona questo mondo, apparentemente bello e splendente, ma in realtà spietato.
Ho trovato inoltre curiosa la scelta dell'ambientazione temporale: il 1995. Credo fosse in fondo strumentale alle vicende della protagonista, e non mi è affatto dispiaciuta; è stato bello leggere dei messaggi in segreteria, di quando i cellulari erano solo un pensiero futuristico e di quando una ragazza di 25 anni non sapeva usare un computer. Insomma, a completare il quadro dell'ottima ambientazione, abbiamo anche quella temporale.
Lo stile è semplice e asciutto, forse un po' troppo povero di descrizioni.
Il vero punto debole del libro, però, sono i personaggi. Poco caratterizzati e troppo poco approfonditi, risultano troppo statici e bidimensionali. I meglio riusciti, secondo me, sono Jane, l'amica, e Dan, il coinquilino, a cui però avrei dedicato ancora un po' più di spazio. Tutti gli altri sono macchiette, ombre sullo sfondo, e restano un po' anonimi. Anche la protagonista stessa non è ben caratterizzata. Sappiamo poco del suo aspetto fisico (cosa che, per un'attrice, dovrebbe essere un po' più importante), ma anche caratterialmente la conosciamo poco: all'inizio sembra una ragazza brillante, spiritosa, ironica, poi però si spegne un po' e sembra più cupa, ingenua, spenta.
Questa scarsa realizzazione dei personaggi, purtroppo, pesa su tutto il romanzo. Il libro però non è totalmente da bocciare; è una lettura di certo leggera, ma comunque interessante, coinvolgente. Sono certa che con un po' di esperienza e di maturità in più, Lauren possa fare anche di meglio.