A review by laurini_
Babysitter by Joyce Carol Oates

4.0

4.5 ⭐️
Un thriller nel senso meno canonico del termine, in cui l’evento di cronaca nera costituisce solo la cornice di un romanzo che denuncia sessismo, misoginia, razzismo, classismo prendendo come soggetto la società americana degli anni ‘70.
Una scrittura formidabile, che sicuramente richiede uno sforzo maggiore rispetto a quella dei thriller più classici, un mescolamento temporale che avviene proprio a livello di sintassi con l’obiettivo disorientare il lettore. Il narratore in terza persona è in realtà un narratore che coincide con la protagonista, Hannah, donna insicura, infelice e, pare, costantemente obnubilata. Questo suo aspetto fa si che la narrazione sia spesso incerta, imprecisa e fuorviante.
Per me geniale, leggerò sicuramente altro di JCO.