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A review by lara_bookella
La torcia by Marion Zimmer Bradley
challenging
emotional
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
4.0
La cosa che mi è piaciuta di più di questo libro è stato riscoprire la storia di Troia da un altro punto di vista rispetto a quello omerico (io poi sono stata sempre team Troiani, quindi doppiamente interessante): ho apprezzato che l’autrice racconta la vicende "per come sono accadute davvero" mettendole in bocca a una anziana Cassandra; alcuni fatti sono diversi da come l’Iliade ce li trasmette e devo dire che ne ho apprezzato moltissimo questa versione, la trovo più realistica - per quanto possa essere realistica l’epica - e meno “scritta dai vincitori”.
La protagonista del libro è Cassandra: una persona vera, reale, con i suoi dubbi e le sue domande, con la sua fede che sembra incrollabile ma che dopo un po’ crolla ugualmente. Mi è piaciuta per il suo voler essere sè stessa, fuori dagli schemi, senza timore del giudizio degli altri.
In generale di questo libro mi è piaciuta l'importanza data alle donne e al loro ruolo in questa guerra: è questo il tema portante di tutto il romanzo.
L’unica nota un po’ stonata è secondo me il finale: dopo aver parlato a lungo della sua infanzia e della sua giovinezza, la Bradley risolve le vicende post-Troia in poche pagine. Mi è sembrato un po’ un “e tutti vissero felici e contenti” messo lì in modo un po' posticcio e poco curato.
Ma forse non mi è piaciuto solo perché mi ero così affezionata a Cassandra da non volerla ancora salutare.
La protagonista del libro è Cassandra: una persona vera, reale, con i suoi dubbi e le sue domande, con la sua fede che sembra incrollabile ma che dopo un po’ crolla ugualmente. Mi è piaciuta per il suo voler essere sè stessa, fuori dagli schemi, senza timore del giudizio degli altri.
In generale di questo libro mi è piaciuta l'importanza data alle donne e al loro ruolo in questa guerra: è questo il tema portante di tutto il romanzo.
L’unica nota un po’ stonata è secondo me il finale: dopo aver parlato a lungo della sua infanzia e della sua giovinezza, la Bradley risolve le vicende post-Troia in poche pagine. Mi è sembrato un po’ un “e tutti vissero felici e contenti” messo lì in modo un po' posticcio e poco curato.
Ma forse non mi è piaciuto solo perché mi ero così affezionata a Cassandra da non volerla ancora salutare.