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A review by ombraluce
Il terzo Reich by Roberto Bolaño
4.0
Se non si sapesse che Il Terzo Reich è stato scritto nel 1989 ed è rimasto inedito fino al 2010 mentre Cocaine Nights di Ballard è del 1996, si potrebbe pensare che Bolaño è stato l'ispiratore di Ballard, e invece i due autori sono arrivati in maniera autonoma a descrivere la morte dell'anima.
Il giocatore di Bolaño è un postadolescente che cerca la propria identità attraverso un wargame che cerca di ribaltare gli avvenimenti storici. E' un campione del gioco, scrive articoli, è, nel suo ristretto ambito, una celebrità, e lui solo non vede il pericolo a cui va incontro, quello della fossilizzazione, della mancata crescita interiore.
Ci vorrà la solenne sconfitta da parte di un absolute beginner, che, ribadendo la realtà storica e facendogli temere le forche di Norimberga, lo costringerà a uscire dalla sua impasse esistenziale.
In questo Bolaño si rivela assai più ottimista di Ballard, per il quale il riscatto è sempre un fattore minoritario.
Il giocatore di Bolaño è un postadolescente che cerca la propria identità attraverso un wargame che cerca di ribaltare gli avvenimenti storici. E' un campione del gioco, scrive articoli, è, nel suo ristretto ambito, una celebrità, e lui solo non vede il pericolo a cui va incontro, quello della fossilizzazione, della mancata crescita interiore.
Ci vorrà la solenne sconfitta da parte di un absolute beginner, che, ribadendo la realtà storica e facendogli temere le forche di Norimberga, lo costringerà a uscire dalla sua impasse esistenziale.
In questo Bolaño si rivela assai più ottimista di Ballard, per il quale il riscatto è sempre un fattore minoritario.