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A review by valentina_ghetti
Gilded by Marissa Meyer
dark
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? No
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? N/A
- Flaws of characters a main focus? Yes
2.0
Gilded, retelling della fiaba di Tremotino, è un romanzo dall'inizio piacevole e molto scorrevole, che però va perdendosi in varie sotto trame un po' caotiche. Non le definirei inutili, perchè trovano un raccordo nel finale, ma sono disposte in modo troppo ravvicinato, come una matrioska completamente aperta con i pezzi disposti a caso su un tavolo.
Un altro grande scoglio per me è stata la protagonista, inizialmente l'ho apprezzata molto, trovandola verosimile e autentica, la mancanza però di crescita e maturazione mi ha infastidita parecchio; da un quarto del libro in poi perde la sua freschezza risultando un personaggio superficiale e dalle dubbie priorità.
Soprassederò sul cattivo, perché è un po' una macchietta, ma sicuramente verrà approfondito nel prossimo libro.
Anche il finale mi ha lasciata perplessa, aldilà del mio gusto personale (quel trope lì proprio non lo digerisco, ma capisco che è funzionale al retelling), tutto lo sviluppo del "dramma" mi è sembrato un po' da telenovela, con bugie inutili e sotterfugi annessi.
Risulta comunque una lettura abbastanza scorrevole e il worldbuilding, pur non essendo nulla di originalissimo, non mi è dispiaciuto.
Vorrei dire che aspetto di vedere come si risolverà tutto nel secondo (e ultimo capitolo della dilogia)
ma non so se lo leggerò. *sigh sob*
Un altro grande scoglio per me è stata la protagonista, inizialmente l'ho apprezzata molto, trovandola verosimile e autentica, la mancanza però di crescita e maturazione mi ha infastidita parecchio; da un quarto del libro in poi perde la sua freschezza risultando un personaggio superficiale e dalle dubbie priorità.
Soprassederò sul cattivo, perché è un po' una macchietta, ma sicuramente verrà approfondito nel prossimo libro.
Anche il finale mi ha lasciata perplessa, aldilà del mio gusto personale (quel trope lì proprio non lo digerisco, ma capisco che è funzionale al retelling), tutto lo sviluppo del "dramma" mi è sembrato un po' da telenovela, con bugie inutili e sotterfugi annessi.
Risulta comunque una lettura abbastanza scorrevole e il worldbuilding, pur non essendo nulla di originalissimo, non mi è dispiaciuto.
Vorrei dire che aspetto di vedere come si risolverà tutto nel secondo (e ultimo capitolo della dilogia)
ma non so se lo leggerò. *sigh sob*