A review by alicefogu
Il nome della rosa by Umberto Eco

5.0

Questo lungo romanzo non parla solo di misteri e delitti, ma ci immerge completamente nell’atmosfera medievale (con una magistrale accuratezza nei dettagli), con temi quali la religione e il peccato, la filosofia, l’amore, le lingue e un pizzico di scienza. Chiunque abbia la pazienza e il coraggio di superare lo scoglio delle prime 100/120 pagine, non può fare a meno di continuare lo splendido romanzo.
Bellissimo il fatto che il titolo non celi nulla della misteriosa trama.
Eco è stato un maestro per noi come lo è stato Guglielmo per Adso, e come Adso il lettore può trarre le sue considerazioni in maniera autonoma. Leggendo questo testo ci si sente liberi di riflettere ma allo stesso tempo si rimane incatenati alle pagine e ci sentiamo protagonisti della storia, non semplici osservatori, a volte persino complici.
Una lettura da fare con calma e curiosità per assimilare al meglio quello che Eco ha voluto scrivere per noi.

“Ma allora viviamo in un luogo abbandonato da Dio”, dissi sconfortato. “Ne hai trovati di quelli in cui Dio si sarebbe sentito a proprio agio?” Mi domandò Guglielmo dall’alto della sua statura.