A review by giuls02
Il re delle cicatrici by Leigh Bardugo

adventurous challenging emotional funny hopeful sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

 Finalmente ho avuto il coraggio di iniziare questa dilogia. Non ero molto convinta avendo sentito molti pareri negativi. Ho capito il perchè a molti questo libro non è piaciuto: non succede praticamente nulla per la maggior parte del libro almeno fino a quando si arriva verso la fine in cui non ci si capisce più nulla. L'ho trovato molto monotono, sembrava quasi che l'autrice volesse allungare il brodo per scrivere due libri al posto di uno. 
Ma partiamo con ordine. 
La storia si divide in due luoghi: da una parte Nikolai e Zoya a Ravka e nella vita di corte che cercano di risolvere i problemi dopo la guerra; dall'altra Nina a Fjerda mandata come spia. 
Sono stata molto entusiasta di avere finalmente il pov di Nikolai. Lo aspettavo dalla trilogia di Tenebre e Ossa. Carismatico e con la battuta sempre pronta, l'ho amato. Ma soprattutto i suoi scambi con Zoya li avrei letti per altre 1000 pagine, perfetti.
I capitoli di Nina sono stati molto commoventi, ci ricordano le ferite del Regno Corrotto che non supererò mai. Aspetattevi di piangere.
Ho apprezzato tantissimo la scoperta del passato di alcuni personaggi, soprattuto Zoya di cui sapevamo poco e niente. In certe scene mi sono commossa.
La cosa che mi ha fatto storcere di più il naso e che non mi ha convinta è il minestrone di cose che la Bardugo si inventa verso metà libro. Troppo, davvero troppo. 
Nonostante questo libro sia stato un meh, non vedo l'ora di leggere il seguito perchè il finale di questo è illegale! Non può finire così, devo sapere!