A review by arthurgdean
I Medici. Un uomo al potere by Matteo Strukul

3.0

Sarebbero 3.5/5

Recensiione completa: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/03/recensione-83-un-uomo-al-potere.html

"Ogni volta che ripenso a te gli occhi e il cuore si coprono di
una pioggia che non riesco a spiegare. Quando provo a scrivere
per te l'inchiostro si secca, e le parole sono foglie cadute,
fantasmi, spettri stanchi di quello che posso esprimere solo con
lo sguardo, con l'amore che alberga dentro di me e che nessun
dolore, nessuna promessa riusciranno a raccontare".



In questo secondo romanzo, facente parte della trilogia di Strukul sulla famiglia de' Medici, seguiamo l'ascesa di Lorenzo al potere dopo la morte del padre Piero, figlio di Cosimo. Nel libro precedente lo avevamo lasciato bambino, ma qui è ormai adulto e in simbiosi con la sua Firenze.
Strukul ci rende partecipi della congiura dei Pazzi contro i Medici (se qualcuno mi dice che è uno spoiler lo rimando a scuola a calci) e ci rende questi personaggi storici più vicini, più "reali".
È così che seguiamo Lorenzo il Magnifico mentre cerca di sopravvivere ai propri nemici, alleandosi con la famiglia degli Orsini sposando Clarice anche se il suo cuore è devoto ad un'unica donna, Lucrezia Donati.
Strukul crea una triade formata da Lorenzo, Lucrezia e Leonardo da Vinci. Quest'ultimo è stato il personaggio che più ho preferito.
Ma veniamo al dunque: cosa ho pensato di tutti questi personaggi?
Lorenzo è un uomo combattuto tra il dovere nei confronti di Firenze e del popolo e l'amore per la sua Lucrezia. Fa così tanti errori che a stento merita, in questo romanzo, il nome di "Magnifico". È completamente perso, tanto che rischia di mandare in frantumi l'alleanza con gli Orsini! E quando sembra che abbia finalmente scelto Firenze, com'è giusto, torna sui suoi passi. Personalmente, non ho seguito le avventure di Lorenzo come ho fatto con Cosimo: non mi ha appassionato allo stesso modo, troppo diverso dal nonno, e in senso negativo.
Lucrezia è per gran parte della storia una sorta di bambina viziata troppo cresciuta, egoista, non riesce ad avere uno sguardo più ampio e a captare le possibili conseguenze delle sue azioni. Molto, molto irritante. A volte volevo saltare i punti in cui era presente, ma ho combattuto contro me stessa e li ho letti. Verso la fine il suo personaggio ha un miglioramento: la congiura, il pericolo, sembrano averla fatta crescere.
In questo romanzo Lorenzo e Leonardo sono buoni amici, e questo ci permette di entrare nello studio del grande genio, di entrare nella sua mente e di vedere, attraverso gli occhi anche di altri personaggi, come Lucrezia, le sue opere. Mi è piaciuto il fatto che fosse un personaggio importante non solo per la storia, ma anche per Lorenzo stesso.
Clarice, poi, è così patetica! Non ho mai letto di un personaggio tanto irritante, davvero! Illusa e completamente inutile, non regge il confronto con nessuna delle altre donne della famiglia.
In I Medici. Una dinastia al Potere c'era Laura, che anche allora sprizzava odio da tutti i pori nei confronti della famiglia de' Medici. E chi rispunta? Lei! Assieme ad un figlio che sembra la sua controparte maschile. I due tramano ancora contro i loro nemici giurati, aiutando i Pazzi. Una cosa che mi ha irritato, e non poco, è stata la relazione incestuosa fra i due. Ma va di moda mettere l'incesto ovunque? Io non capisco. Comunque, alla fine, anche Laura si rende conto di essere una donna stremata dalla vita, che ha utilizzato suo figlio come simulacro per tutto quello che ha perso, come il suo unico, grande amore. Un po' mi fa pena. Laura è un personaggio davvero particolare però, questo devo ammetterlo, e in fondo mi piace.
Per quanto riguarda il contesto storico, ci troviamo tra il 1469 e il 1479. Ci sono alcune imprecisioni storiche (I cani Bleu d'Auvergne... Sì. Guardo ai dettagli, io.) ma tutto sommato è stato un buon libro da leggere, anche perché lo stile di scrittura di Strukul mi piace molto e rende molto piacevole la lettura!