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diffrazioni 's review for:
Il trono
by Franco Bernini
Che un tempo, essere scienziato politico non era mica facile
Il fondatore della scienza della politica. Leggo che così è stato definito, tra le altre cose, Niccolò Machiavelli. Che non fosse un professore che divideva il suo tempo tra cattedre e archivi lo sapevo. Ma che ne avesse passate così tante, in vita, lo ignoravo. La sua formazione, insomma, se l'è fatta sul campo.
Bernini racconta 'solo' il periodo in cui Machiavelli ebbe a che fare con Cesare Borgia. Mi ha trasportato nelle città emiliane e romagnole del '500, con le loro rocche, i loro fossati, la loro vita di corte e di paese. Imola, Cesena, Faenza. Ho trovato la lettura piacevole e divertente e i ritratti dei personaggi decisamente affascinanti.
Certo, Cesare Borgia è un tipetto particolare, un personaggio di quelli che non sai se è meglio avere come amico o come nemico (mi pare evidente che sarebbe meglio non averci a che fare per niente, ma nell'Italia centrale di quell'epoca era difficile). A leggere questo libro mi sono fatto l'idea che Machiavelli sia ammirava sia detestava Cesare Borgia, certo è che frequentando quello statista sanguinario ha elaborato quei concetti che sono racchiusi nella sua opera fondamentale, Il principe.
Il resto vale la pena leggerlo nel libro di Franco Bernini.
Il fondatore della scienza della politica. Leggo che così è stato definito, tra le altre cose, Niccolò Machiavelli. Che non fosse un professore che divideva il suo tempo tra cattedre e archivi lo sapevo. Ma che ne avesse passate così tante, in vita, lo ignoravo. La sua formazione, insomma, se l'è fatta sul campo.
Bernini racconta 'solo' il periodo in cui Machiavelli ebbe a che fare con Cesare Borgia. Mi ha trasportato nelle città emiliane e romagnole del '500, con le loro rocche, i loro fossati, la loro vita di corte e di paese. Imola, Cesena, Faenza. Ho trovato la lettura piacevole e divertente e i ritratti dei personaggi decisamente affascinanti.
Certo, Cesare Borgia è un tipetto particolare, un personaggio di quelli che non sai se è meglio avere come amico o come nemico (mi pare evidente che sarebbe meglio non averci a che fare per niente, ma nell'Italia centrale di quell'epoca era difficile). A leggere questo libro mi sono fatto l'idea che Machiavelli sia ammirava sia detestava Cesare Borgia, certo è che frequentando quello statista sanguinario ha elaborato quei concetti che sono racchiusi nella sua opera fondamentale, Il principe.
Il resto vale la pena leggerlo nel libro di Franco Bernini.