A review by nyeran
Hold Back the Tide by Melinda Salisbury

3.0

  “Murderes hate to be inconvenienced.

Ho capito intorno a pagina 30 che non eravamo nel presente e durante tutta la lettura continuavo a dimenticare che Alva ha solo sedici anni, continuavo ad immaginarmela molto più grande di quanto era in realtà, sia lei che Murren, forse per i dialoghi che fanno sembrare tutti molto più grandi di quanto siano.

♠ Alva è convinta che suo padre è un omicida, anche noi ne siamo convinti fino a pagina 15 quando sentiamo delle urla di donna fuori dal cottage dove vivono e vediamo il padre rientrare in casa con il fiatone, un fucile e lo sguardo di chi ha appena visto/sentito qualcosa che non avrebbe dovuto. Li capiamo immediatamente che Alva si sbaglia e che sua madre aveva qualcosa che non andava ma tant'è.
Ad un certo punto arrestano il padre per l'omicidio perché la sentono che confessa di averlo sempre saputo. Ha senso, peccato che loro fossero già diretti al suo cottage per arrestarlo perché la notte prima sono stati uccisi e dissanguati tutti i cavalli del villaggio e sono scomparse due sorelle e sono convinti che sia stato lui. Allora, ha senso ma no. Ha senso perché lo odiano tutti, non lo ha perché tanto per cominciare non c'è nulla che colleghi questi eventi a lui, perché avrebbe dovuto far sparire due ragazze, uccidere cavalli e, non contento, dissanguarli? Ma perché il figo del villaggio lo odia? Perché era innamorato della madre di Alva, ne era ossessionato e non contento prova pure a pastrugnarsi la figlia.

♠ Il mostro, che noi vediamo per la prima volta a metà libro, è identico all'uomo-pesce di La Forma dell'Acqua ma pallido salvo poi prendere uno sviluppo alla Alien dove sono una via di mezzo tra venom e uno zombie. Se ti mordono ti trasformi, hanno i denti aguzzi, addirittura hanno due file di denti con bocche enormi però quando ti mordono hai solo due puntini, come i canini dei vampiri