A review by ilariam
L'amica sbagliata by Cass Green

4.0

Una vicina può essere molto invadente, in particolare se è un anziana vedova senza figli, con l'unica compagnia del suo cane. A volte però queste insospettabili vecchiette possono rivelarsi molto utili, soprattutto se devi sbarazzarti di un cadavere...

Il racconto alterna due punti di vista: quello dell'attempata Hester, narrato in prima persona, e quello di Melissa, per cui l'autrice, invece, opta per la terza persona.
La diversa scelta pare voler ulteriormente sottolineare la distanza che separa le due donne: Hester è la tipica impicciona perbenista, che non manca di elargire consigli non richiesti, piuttosto snob e scostante, oltre che irrimediabilmente "fuori moda" sia nel modo di pensare sia in tutto quello che la caratterizza, dall'abbigliamento all'arredamento di casa.
Melissa per molti versi è l'esatto opposto: giovane, curatissima e sempre all'ultima moda. Tutto nella sua vita sembra perfetto: dal marito, medico e personaggio televisivo sulla cresta dell'onda, alla figlia adolescente, bella, intelligente, a modo e senza troppi grilli per la testa, per non parlare dell'enorme casa che sembra uscita direttamente da una rivista, e dove nulla è lasciato al caso.
Eppure anche Melissa ha i suoi problemi: una recente scappatella del marito e l'arrivo improvviso di qualcuno che non avrebbe voluto rivedere e che sa fin troppe cose di quel passato in cui ancora si chiamava Melanie...

L'elemento thriller, piuttosto stiracchiato, è mescolato con abbondante humor nero, che trova la sua apoteosi nel personaggio di Hester, una sessantaduenne che si comporta come un'adolescente felice di aver qualcosa da condividere con la sua "migliore amica": peccato che quel qualcosa sia un morto e che l'altra non abbia certo voglia di essere sua amica...

Alla fin fine è soprattutto la caratterizzazione delle due protagoniste ad essere interessante: da una parte, una donna sotto sotto incattivita dalla vita perché non ha potuto realizzare il suo sogno più grande, ossia diventare madre, e che ora ha difficoltà a sopportare la propria solitudine; dall'altra, una ragazza che si è fatta da sé, quasi letteralmente, dopo un'infanzia caratterizzata da una madre alcolizzata e un'adolescenza piuttosto turbolenta; la ricerca quasi ossessiva della perfezione nell'aspetto, nella casa e in qualunque altra cosa la riguardi non è che una sorta di forma di difesa dal passato: la nuova Melissa ha completamente soppianto la vecchia Melanie, e nulla potrà riportarla a quei giorni.

A conti fatti, tre stelline e mezzo sono un giusto voto...