A review by spazio_per_storie
Il principe crudele by Holly Black

adventurous mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

1.75

Ho preso in mano questo libro in parte spinto dall'enorme apprezzamento che il mondo dell'internet sembra avere nei suoi confronti, in parte per via dell'hype che l'uscita in Italia dello spinoff Perché il re degli elfi odiava le storie (che, continuo a sostenere, ha un titolo super intrigante). Credo di aver imparato la lezione. Solo perché un libro piace a tutti, non deve per forza piacere anche a me. Anzi.

Dal momento che non voglio stroncare il libro in toto, fatemi spendere due righe sugli aspetti che mi sono piaciuti. Tanto per cominciare, kudos all'autrice per la rappresentazione del mondo fatato: l'ambientazione è veramente intrigante, e si sente la magia che permea l'intera Elfhame (tradotto, per qualche motivo, come "La terra degli elfi"). Avrei di gran lunga preferito se ci fossero meno descrizioni inutili, e soprattutto meno elenchi di creature magiche che dovrebbero creare atmosfera ma in realtà danno solo confusione. Certo, magari se fossi più studiato sull'argomento fate lo avrei anche apprezzato, ma in tutta onestà non so quali elementi siano folkloristici e quali siano stati inventati di sana pianta dall'autrice. In ogni caso, queste descrizioni non fanno altro che rallentare la narrazione senza aggiungere profondità alla storia, a mio parere.

Il personaggio di Jude è un altro punto di forza del libro. Ho molto apprezzato l'evoluzione della sua personalità e della sua opinione riguardo il vivere ad Elfhame, così come i suoi continui interrogativi del tipo "sono un'ospite, una figlia o una prigioniera?" Inoltre, abbiamo a che fare con una protagonista che sa cosa vuole, ed è disposta a tutto per raggiungere il suo obiettivo, nonostante abbia praticamente tutti contro di lei. Mi chiedo, tuttavia, quanto sia realistico che una bambina, che viene rapita dall'uomo che ha ucciso i suoi genitori davanti ai suoi occhi, alla fine non cerchi di andarsene, e arrivi ad "accettare" il suo posto a Elfhame. Non so, non sono convinto della cosa. Ma soprattutto, sono sicuro che avrei apprezzato molto di più il suo personaggio se solo la scrittura del libro fosse stata migliore. Infatti, si trovano molto spesso sezioni molto lente contrapposte a eventi di sviluppo della trama, che però sono liquidati in poche righe. Mi è capitato di dover rileggere alcune parti anche più volte, perché il mio cervello, nel "ripulire" la lettura da tutta la roba inutile, finiva con il cancellare anche alcuni elementi importanti per lo sviluppo del personaggi. 

(Poi, opinione personale: il libro avrebbe di gran lunga beneficiato da una narrazione in terza persona anziché in prima. Non capisco il motivo per cui si è scelto di narrare il prologo in terza persona al passato e il resto del libro in prima al presente. Ho preso il libro anche perché attratto dalla terza persona, e invece è durata troppo poco)

Veniamo all'altro motivo per cui non ho apprezzato questo libro. Il bullismo. Ci sono tante, TANTE scene in cui Jude subisce atti di bullismo, anche descritti in maniera grafica e talvolta in cui rischia la vita. Questa cosa non è divertente. Neanche un po'. Ma il peggio del peggio? La relazione tra Jude e Cardan! Il bullo e la sua vittima! Davvero è possibile shippare una coppia del genere? Va bene la trope degli enemies to lovers, ma qui non funziona. Almeno l'80% delle scene in cui compaiono Jude e Cardan insieme sono scene di bullismo. Tutto questo non può essere cancellato da una singola frasetta semiromantica verso fine libro. Oltretutto, questo rafforza (ahimè!) la narrativa secondo cui "Lui ti picchia perché ti ama", che onestamente trovo ESTREMAMENTE problematica. Per me, se ne sarebbe potuto fare a meno.

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