A review by anomys_
A sangue freddo by Truman Capote

5.0

Come cominciare al meglio il mio 2023 letterario.
Capote ci porta nella cittadina di Holcomb, in Kansas, e ci racconta un caso di cronaca nera realmente accaduto: quello della famiglia Clutter. È il 15 novembre 1959 quando Herbert Clutter, proprietario terriero, sua moglie Bonnie e i loro figli minori Nancy e Kenyon vengono trovati uccisi nella loro casa. Il caso scuote la comunità, non solo perché i Clutter erano una famiglia ben voluta e amata, non solo per l’efferatezza degli omicidi, ma soprattutto perché chi li ha commessi sembrava conoscere le loro abitudini e, ad eccezione di due impronte di stivali, non sembra aver lasciato prove. Le indagini partono ma è subito palese che il caso è complicato, anche perché non è chiaro nemmeno il movente.
Il libro si apre con il racconto dell’ultimo giorno di vita di Clutter e prosegue poi con le indagini che portano alla cattura, al processo ed infine la condanna dei due colpevoli, Perry Smith e Dick Hickock, che noi conosciamo falla prime pagine. Infatti il libro procede su due linee parallele: quella delle indagini e quella della storia e degli spostamenti dei due assassini.
Capote non solo ricostruisce l’accaduto, andando di persona sul luogo e intervistando gli agenti coinvolti, ma cerca di indagare anche sulle origini e sulla natura della violenza, tenendo contatti anche con i due colpevoli, una volta catturati.
Capote mixa sapientemente inchiesta giornalistica, indagine psicologica e uno stile tipico della narrativa, lasciando sempre qualcosa di non detto, che ti lascia col fiato sospeso, e trasmettendo un senso di inquietudine come per avvertirti che qualcosa sta per accadere. Il risultato è un libro perfetto, per me.