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Come anima mai by Rossana Soldano
2.0

Se avessi saputo prima che si trattava di una fanfiction nata su Wattpad probabilmente avrei evitato di comprare il libro. Non che voglia fare la snob, nel modo più assoluto, leggo fanfiction da una vita, lo faccio tutt’ora, ma di Wattpad non mi sono mai fidata, ed ora capisco per quale motivo non mi restasse in testa niente di ciò che stavo leggendo. All’inizio pensavo che la colpa fosse dell’ennesimo blocco del lettore, e invece era questo libro che mi ci stava facendo finire, ma ho il vizio, il più delle volte, di non riuscire a lasciarli a metà anche se non mi piacciono, e con molta fatica sono andata avanti.
Descrizioni? Non pervenute. Lewis ha gli occhi azzurri ed è più basso di William, e poi? Non mi aspettavo un identikit completo con tanto di gruppo sanguigno, ma almeno qualcosa su cui lavorare. Capisco che si parta da una fanfiction su due personaggi famosi, e che quindi chi legge sappia già come siano fatti i protagonisti, ma io non sto leggendo una fanfiction su Harry e Louis, come dovrei immaginarmeli se di loro so poco e niente?
Stessa cosa per quanto riguarda i luoghi. Le descrizioni non vanno fatte solo nei fantasy; la storia di svolge a Cambridge, un luogo reale, ma ciò non significa che essendo reale io debba andare su Google a cercarmi com’è fatta perché nel libro non trovo nulla.
Lewis, la voce narrante di questa storia, l’ho trovato petulante, pesante e sottone. Ma ti puoi innamorare di uno dopo averci fatto sesso una volta (senza neppure sapere il suo nome), essere geloso perfino dell’aria che respira e “no lui è mio, è la mia ossessione, che nessun altro lo guardi” come una Mary Sue qualsiasi?
Per lo meno William è un pochino meglio, anche se ovviamente non poteva che essere l’uomo perfetto che sa fare praticamente tutto, tranne disegnare.
Il loro rapporto si può riassumere in: litigano, fanno sesso, fanno pace in un loop infinito. E, sarò strana io, ma sinceramente è un po’ tossico, non solo per la gelosia smodata che io non tollero, ma se tu mi tradisci allora io ti tradisco per ripicca perché devi provare quello che provo io. Assolutamente no.
Ecco cosa detesto delle fanfiction (perché se andiamo ad analizzare l’insieme del libro ha mantenuto la struttura di una fanfiction): quando ci sono scene di sesso ogni due per tre, che poi la trama sia inconsistente chi se ne frega, l’importante è che i protagonisti scopino come conigli perché è questo ciò che vogliono i lettori.
I dialoghi li ho trovati incolore, per la maggior parte del tempo solo una raffica di frasi una dietro l’altra e non si capisce cosa stiano provando i personaggi in quel momento. Se non viene descritta mezza emozione per me è come leggere la lista della spesa, né più né meno.
Tutto sommato la scrittura è scorrevole, alcune parti mi sono anche piaciute, hanno dei bei messaggi, come il non avere paura di essere se stessi e non sentirsi sbagliati solo perché il mondo pensa che tu lo sia. È un peccato perché verso il ventitreesimo capitolo comincia a diventare interessante, ma purtroppo non basta e questo libro non fa proprio per me.