A review by dory_a
Tell Me How You Really Feel by Aminah Mae Safi

funny lighthearted medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Sono passati più di tre anni da quando Sana Khan ha chiesto a Rachel Recht di uscire con lei, quest'ultima però, convinta che si trattasse di un crudele scherzo, l'ha respinta e da quel momento ha fatto di Sana la sua nemesi, rifiutandosi categoricamente di prendere in considerazione l'idea che la ragazza volesse effettivamente andare ad un appuntamento con lei. Oggi, sia Rachel che Sana frequentano l'ultimo anno di liceo e da quel fatidico giorno si sono tenute lontane l'una dall'altra: Sana ha passato gli anni del liceo concentrandosi sul cheerleading ed i corsi avanzati, sperando che un giorno i suoi sforzi le avrebbero permesso di entrare in un'università dell'Ivy League, Rachel invece - un'aspirante regista - ha dedicato tutta la sua attenzione al cinema e alla realizzazione dei suoi film. Sarà proprio in seguito ad un incidente in cui si ritroveranno coinvolte le due ragazze e delle attrezzature cinematografiche molto costose che Rachel sarà costretta ad assegnare a Sana un ruolo nel suo ultimo progetto, anche perché Rachel ha appena licenziato l'attrice protagonista e senza di lei non riuscirà mai a finire in tempo il film. Sana, che si sente in colpa per il danno causato, accetta ma teme tutto il tempo che ora dovrà passare in compagnia di Rachel in quanto la ragazza non ha mai davvero superato la sua cotta per lei. Questa vicinanza forzata però potrebbe anche fare miracoli e trasformare i sentimenti di odio di Rachel verso Sana in qualcosa di completamente diverso...

Il motivo per cui Tell Me How You Really Feel ha attirato la mia attenzione è davvero molto semplice e forse anche un po' banale: in pratica, dalla trama sembra che il libro includa una storia d'amore hate-to-love tra due ragazze ed in effetti è così che viene spesso descritto e pubblicizzato il romanzo e insomma, potevo mai lasciarmi sfuggire una storia con questa premessa? Ora, io posso capire perché chi di dovere abbia deciso di promuovere così il libro - il trope enemies-to-lovers è comunque uno dei più apprezzati - ciò però non cambia il fatto che la storia tra Rachel e Sana in Tell Me How You Really Feel non possa essere esattamente descritta come un hate-to-love e quindi, chi si aspetta di leggere un romanzo con questa dinamica, rimane inevitabilmente molto deluso. Comunque, tralasciando la mia delusione da questo punto di vista, per me Tell Me How You Really Feel è stata una lettura tanto godibile quanto dimenticabile.

In realtà, la storia d'amore non è nemmeno il focus di Tell Me How You Really Feel, o meglio potremmo dire che la stessa importanza data a quest'ultima viene data anche ai personaggi, ai loro percorsi, e al loro character development (anzi a volte questi ultimi vengono addirittura messi in primo piano rispetto al romance), per cui direi di partire proprio dalle protagoniste di Tell Me How You Really Feel ovvero Sana e Rachel. Sana e Rachel sono praticamente l'una l'opposto dell'altra: Sana è la ragazza bella e popolare della scuola, quella che tutti vogliono conoscere e farsi amica, quella che fa ciò che ci si aspetta da lei, è la studentessa perfetta, la cheerleader perfetta, la figlia e la nipote perfetta; in verità però, questa è semplicemente l'immagine che Sana ha sempre voluto dare di sé e che si è impegnata duramente per mantenere, di recente però la ragazza ha iniziato ad essere attanagliata dai dubbi riguardo il suo futuro e la sua ammissione a Princeton, tanto che non è nemmeno più sicura di volerci andare (o quantomeno non subito) e Sana non sa proprio se continuare ad essere all'altezza delle aspettative degli altri o se fare per una volta ciò che desidera e deludere tutti. Rachel invece era ed è rimasta l'outsider del loro liceo, negli anni infatti non è mai riuscita veramente ad integrarsi ed i suoi compagni di scuola hanno preferito mantenere le distanze da lei anche probabilmente a causa dell'atteggiamento distaccato ed aggressivo che Rachel assume sia sul set che lontano da esso, in quanto aspirante regista però ciò non l'aiuta affatto e sebbene Rachel ne sia ben consapevole non sa proprio in che altro modo potrebbe mantenere il controllo del proprio set e dei propri attori. Innanzitutto, ho apprezzato veramente tanto la scelta di Aminah Mae Safi di inserire il punto di vista di entrambe le ragazze: in questo modo tra le protagoniste di Tell Me How You Really Feel ed i lettori non esistono segreti, questi ultimi sanno bene cosa stanno passando Sana e Rachel, quali sono i loro dubbi, i loro desideri, le loro paure, i loro veri sentimenti, i motivi che le spingono a comportarsi in una certa maniera, pertanto è molto facile per chi legge il romanzo capire le sue protagoniste e mettersi nei loro panni e ciò è particolarmente utile per Rachel, se Sana infatti risulta simpatica e relatable fin dall'inizio, Rachel invece dà l'impressione di essere una persona piuttosto antipatica ma grazie alla possibilità di entrare nella sua testa almeno per i lettori appaiono chiari (sebbene a volte un po' ridicoli) i suoi ragionamenti ed il perché del suo comportamento e difatti, a lungo andare, sono riuscita ad apprezzarla tanto quanto Sana. In Tell Me How You Really Feel comunque Aminah Mae Safi si sofferma molto sulle loro storyline personali ed individuali e sulla necessaria crescita a cui le due ragazze devono andare incontro; io personalmente, ho trovato ben gestiti ed interessanti entrambi i character arc: è stato incredibilmente bello e soddisfacente vedere Sana decidere di mettere prima sé stessa, la sua felicità ed i suoi desideri piuttosto che tener conto delle opinioni e delle aspettative degli altri (soprattutto della sua famiglia) così come lo è stato vedere Rachel rendersi conto dell'importanza di avere qualcuno al proprio fianco e, più in generale, del lavoro di squadra e di come la bravura di un regista non si misuri di certo da quanto tratta male i suoi attori né dalla sua antipatia e/o severità. Detto questo, non posso tuttavia negare di aver trovato la caratterizzazione di entrambe le protagoniste di Tell Me How You Really Feel alquanto carente: è come se l'autrice avesse deciso di dargli e di approfondire solo un paio di caratteristiche e di tratti e poi di chiuderla lì, per cui né nel caso di Sana né in quello di Rachel emerge quella grande complessità che dovrebbe contraddistinguere tutti gli esseri umani.

In tutto questo, dato che ora Sana deve partecipare al progetto di Rachel, le due ragazze sono costrette a passare un sacco di tempo insieme e ad affrontare di conseguenza ciò che provano (Sana la sua cotta, Rachel il suo disprezzo), per cui una buona parte della storia è dedicata anche al loro rapporto e alla sua evoluzione. Ora, tralasciando il marketing ingannevole (per me la storia di Rachel e Sana non può definirsi esattamente un enemies-to-lovers), a me in realtà Sana e Rachel sono piaciute parecchio, più insieme che individualmente (una cosa che succede molto raramente). Io personalmente ho adorato seguire l'evoluzione della loro relazione, vederle andare oltre i pregiudizi ed i problemi iniziali ma anche oltre le loro opinioni differenti e sforzarsi di conoscersi e di capirsi. Non lo penso spesso, ma nel caso di Tell Me How You Really Feel per me Aminah Mae Safi avrebbe dovuto dare molto più spazio a Sana e Rachel come coppia, magari mettendo pure un attimo da parte le loro difficoltà personali, avrebbe dovuto prendersi più tempo per farle innamorare l'una dell'altra, avrebbe dovuto inserire ulteriori momenti pieni di tensione come il loro primo bacio ma anche momenti dove le due ragazze si parlano a cuore aperto e si mettono praticamente a nudo, confessandosi le loro paure, i loro dubbi, i loro problemi familiari.

Sarebbe un peccato parlare di Tell Me How You Really Feel senza menzionare alcuni degli argomenti e dei temi trattati al suo interno: innanzitutto, si parla tanto di cinema non solo perché Rachel è un'aspirante regista ma anche perché la mamma di Sana è una production designer ed in particolare Aminah Mae Safi ha voluto mettere in evidenza quanto sia tutt'ora un campo prevalentemente maschile dove le donne fanno ancora una certa fatica ad emergere (soprattutto quelle di colore), viene poi posto un importante focus sulle relazioni familiari e su quanto a volte possano essere complicate, sull'intollerabile pressione e le aspettative spropositate che vengono spesso riposte su di noi proprio dalla nostra famiglia e/o dalla società in generale. Si tratta di temi molto interessanti e secondo me l'autrice li esplora pure abbastanza bene, ma sempre con la stessa semplicità e superficialità che caratterizzano un po' tutto il romanzo.

Tell Me How You Really Feel è uno di quei contemporary dove non succede praticamente niente di veramente sconvolgente, le storyline di Sana e di Rachel seguono infatti un percorso abbastanza prevedibile così come l'evoluzione del loro rapporto; certo, i conflitti e le difficoltà non mancano ma sono tutti citofonati, appunto. Personalmente, una delle cose che ho apprezzato di meno di Tell Me How You Really Feel è proprio come Aminah Mae Safi ha deciso di introdurre, affrontare e risolvere le varie complicazioni che emergono nel corso della storia. Innanzitutto non c'è un po' di pathos, tutti i problemi poi scaturiscono dal fatto che i personaggi non comunicano gli uni con gli altri, non riescono ad essere onesti con chi li circonda oppure dalla loro incapacità e/o dal loro rifiuto di capire il punto di vista di un determinato personaggio, per quanto mi riguarda però ciò che lascia a desiderare di più è sicuramente la risoluzione di questi problemi: in pratica, tutto si conclude a tarallucci e vino e personaggi che in precedenza sembravano inamovibili ed inconvincibili cambiano magicamente idea, senza nessun motivo apparente. Inoltre, io capisco il bisogno di creare un po' di drama, di rendere la storia un po' più imprevedibile ed avvincente ma non credo sia sempre assolutamente necessario mettere i bastoni fra le ruote e/o far lasciare la coppia di turno ed infatti nel caso di Tell Me How You Really Feel io avrei scelto una strada completamente diversa, avrei fatto in modo che Sana e Rachel comunicassero e si confrontassero, decidendo alla fine di rimanere unite e di superare insieme tutti gli ostacoli.

Oltre a tutto ciò, Tell Me How You Really Feel è incredibilmente ripetitivo, non solo generalmente parlando - per la maggior parte del libro le protagoniste non fanno altro che girare a vuoto, pensano e parlano sempre delle stesse cose senza mai arrivare da nessuna parte - ma proprio lo stile dell'autrice è molto ridondante: in uno stesso capitolo o addirittura in una stessa pagina vengono ripetuti sempre le stesse cose e gli stessi concetti usando però dei sinonimi e/o dei termini diversi e ciò non fa altro che rendere ancora più monotono un romanzo che in fine dei conti non è poi tanto coinvolgente.

Devo essere sincera, al momento non mi incuriosisce nessuna delle opere già pubblicate di Aminah Mae Safi, in parte perché le trame non mi attirano, in parte perché il suo stile in Tell Me How You Really Feel non mi ha fatto particolarmente impazzire; se però in futuro l'autrice dovesse pubblicare un romanzo con una premessa per me interessante, potrei pure decidere di leggerlo e di darle una seconda possibilità.