A review by ilaria_m
Restiamo solo amici by Abby Jimenez

emotional fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.75

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️.5
Dramma: 💧💧.5
Sugar: 🧁🧁🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️.5

Trope: friends to lovers - love triangle - friends with benefits - slow burn - chronic illness - miscommunication

Kristen ha trovato l’anima gemella: lei e Josh, migliore amico del fidanzato della sua migliore amica, si capiscono al volo, hanno gli stessi gusti e adorano stuzzicarsi. Aggiungiamoci pure che Josh è un sexy vigile del fuoco e paramedico che conquista in pochissimo tempo anche il suo compagno a 4 zampe, Stuntman Mike. Ora ci sono solo due problemi: Kristen ha già un ragazzo (un Marine in missione), ed è convinta di dover rinunciare a Josh perché potrebbe non essere mai in grado di dargli ciò che più desidera…

Ho sofferto. Ho tanto sofferto. Il trope miscommunication mi uccide: sono lì che incinto i personaggi (in questo caso la protagonista femminile) a parlare perché so che basterebbe per risolvere i problemi, e invece no, mi tengono sul filo del rasoio per pagine e pagine!
Ad ogni modo, Restiamo solo amici, primo libro della serie The Friend Zone, merita e molto. Abbiamo un’eroina che potrebbe farci storcere il naso per la sua cocciutaggine nel non voler parlar chiaro sull’unico vero motivo che la spinge a tenere Josh a distanza, ma che è comunque una donna estremamente “reale” e pragmatica, con i problemi e le insicurezze che in tante ci troviamo ad affrontare. Il protagonista maschile è fin troppo perfetto (ma perché leggeremmo questo tipo di libri altrimenti?), però non mi lamento.
Non concordo con alcune recensioni lette qua e là, che parlano del trope “not like other girls” (a mio avviso, è solo come Josh vede Kristen, per lui unica, un “unicorno”, e non misoginia mascherata), e mi dispiace che l’autrice abbia dovuto scrivere una nota a fine libro per chiarire alcuni concetti (non è difficile immagine il tipo di critiche che probabilmente ha ricevuto). Siamo in un romance in cui ci aspettiamo un HEA, e cosa c’è di male se, dopo tanta sofferenza, i nostri hanno avuto il loro “miracolo”? Non capisco neanche la necessità di specificare quale sia il vero lieto fine per Kristen: purtroppo all’immagine tradizionale della donna, se ne sta sostituendo un’altra, fatta passare per progressismo, che comunque sa di imposizione da parte dei nuovi benpensanti.
Lasciando da parte tutte queste inutili e pretestuose sovrastrutture, leggete (e soffrite) con Restiamo solo amici.