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A review by gonza_basta
We Do Not Part by Han Kang
dark
emotional
mysterious
sad
tense
slow-paced
2.75
I had promised myself not to read anything more by this author after “The Vegetarian,” but since she was then given the Nobel Prize for Literature, I tried to give her another chance. Netgalley then sent me this novel, dreamlike but based on true historical events that happened in Korea just after the end of World War II, the Korea of M.A.S.H. to be clear. I can't say it disturbed me like the previous book, but it certainly was not an easy read. This rarefied but heavy atmosphere, with the snowstorm, the cold and the absence of light, the flashbacks of Isehon's mother's past, the very peculiar protagonist and the two birds made everything almost chilling, nearly a horror book. So I would say that I tried, but I am definitely not able to appreciate even this Nobel Prize for literature.
Mi ero ripromessa di non leggere piú niente di questa autrice dopo "La vegetariana", ma siccome poi le hanno dato il Nobel per la letteratura, ho provato a darle un'altra chance. Netgalley quindi mi ha mandato questo romanzo, onirico ma basato su fatti storici veri accaduti in Corea appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Corea di M.A.S.H. per capirsi. Non posso dire che mi abbia disturbato come il libro precedente, ma certamente non é stato una lettura semplice. Questa atmosfera rarefatta ma pesantissima, con la tempesta di neve, il freddo e l'assenza di luce, i flashback del passato della madre di Isehon, la protagonista molto particolare e i due uccelli hanno resto tutto quasi agghiacciante, quasi un libro d'orrore. Direi quindi che io ci ho provato, ma sicuramente non sono in grado di apprezzare nemmeno questo nobel per la letteratura.
Mi ero ripromessa di non leggere piú niente di questa autrice dopo "La vegetariana", ma siccome poi le hanno dato il Nobel per la letteratura, ho provato a darle un'altra chance. Netgalley quindi mi ha mandato questo romanzo, onirico ma basato su fatti storici veri accaduti in Corea appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Corea di M.A.S.H. per capirsi. Non posso dire che mi abbia disturbato come il libro precedente, ma certamente non é stato una lettura semplice. Questa atmosfera rarefatta ma pesantissima, con la tempesta di neve, il freddo e l'assenza di luce, i flashback del passato della madre di Isehon, la protagonista molto particolare e i due uccelli hanno resto tutto quasi agghiacciante, quasi un libro d'orrore. Direi quindi che io ci ho provato, ma sicuramente non sono in grado di apprezzare nemmeno questo nobel per la letteratura.