Take a photo of a barcode or cover
minarobooks 's review for:
Try Me
by Neve Wilder
"Il mio sguardo era saettato su di lui come un lampo attirato dall'unico albero in un campo aperto, insieme alla conseguente elettricità che mi serpeggiò dentro."
Come mi era stato anticipato, questo volume è diverso rispetto al precedente volume (Want me), oltre che per il doppio pov, perché qui la relazione dei due protagonisti è più lenta, anche se la tensione fra i due è palpabile già da subito, dando priorità alla trama, tra l'altro anche coinvolgente a tratti dolorosa. L'ho preferito anche perché ha tutti i trope che adoro come il fatto di essere amici d'infanzia, di essere rivali e la presenza, seppur minima, dello sport, basket in questo caso.
Mark Farrow e Chet Aaron Pynchon erano migliori amici da quando erano piccoli per l'amicizia dei loro padri, rispettivamente Gordon e Alan, nonché soci di un'importante società di investimenti. Almeno fino a quando un litigio ed uno scandalo li ha separati irrimediabilmente, rimettendoci la loro amicizia.
Tra i vari temi trattati, quello più importante ed evidente è la differenza di vita di due ragazzi che, grazie/a causa dei loro padri, si sono ritrovati così:
"Ero nato con niente e mi ero ritrovato con tutto. Chet era nato con tutto e si era ritrovato con niente."
La sua storia, infatti, mi ha commossa per la forza e il coraggio che ha dovuto tirare fuori per sopravvivere all'improvviso crollo di tutte le sue certezze, nonostante tutti lo avessero abbandonato a se stesso, anche e soprattutto a quelle economiche per il quale ha fatto delle scelte molto discutibili. Anche se, per tutto il tempo, ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa sotto riguardo il padre, ma a quanto pare non è stato così (quella sensazione, però, ancora ce l'ho!). Al momento lo ritengo il miglior personaggio della serie (anche se ne ho letti solo 2