A review by saradallapalma
The Book Thief by Markus Zusak

slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

1.5

Questo libro è famosissimo ed è uno dei più consigliati quando si parla della Seconda Guerra Mondiale e della Giornata della Memoria. Eppure, personalmente credo che non sia un buon libro da suggerire, sopratutto se lo si suggerisce con un intento pedagogico/istruttivo. 

Questo libro parla di Liesel, una ragazzina che viene mandata (per nessun motivo a noi conosciuto) a vivere con una coppia, Hans e Rosa Hubermann. Il romanzo racconta la vita di Liesel nella via dove abita la coppia, con le sue complicanze relative alla guerra. E' un libro che, però, sembra non avere una vera e propria trama perché seguiamo la vita di Liesel mentre, come suggerisce il titolo, ruba dei libri. Altre parti del libro, più relative alla Guerra, sono interessanti ma erano un probabilmente 20% del libro. Il resto è semplicemente il nulla. Ci sono pagine su pagine di descrizioni inutili, di cose ripetitive che fanno i personaggi ma non per una loro crescita personale. Molte pagine del libro sarebbero potute essere eliminate e forse sarebbe stato un romanzo più godibile. 
Inoltre, ci sono tre principali problematiche: il narratore, le anticipazioni e le aggiunte in grassetto. Per quanto riguarda il primo punto, all'inizio pensavo fosse una buona idea. Avere un narratore che vede "dall'alto" quello che sta succedendo, senza una vera e propria opinione: invece, abbiamo un narratore onnisciente che narra il passato. Ciò porta al secondo punto, quelle cavolo di anticipazioni. Alcune di esse non erano così importanti, soprattutto se si ha un minimo di conoscenza della Storia; altre erano dei veri e propri spoiler, con il narratore che ci dice che "personaggio x in qualche anno morirà". Personalmente, queste anticipazioni hanno tolto il gusto della lettura del libro perché sapere già le cose ti porta a non godertele quando effettivamente succedono. Infine, le aggiunte in neretto: la maggior parte delle volte erano estremamente inutili, cose che si potevano scrivere normalmente o cose che si potevano sapere con un minimo di conoscenza generale della storia.
I personaggi, poi, mi sono sembrati bilaterali, senza una vera personalità e sempre a fare le stesse cose. L'unico che si salva è probabilmente Max, il quale aveva una storyline interessante ed era effettivamente un bel personaggio. Per il resto, abbastanza noiosi.
Capisco che l'autore volesse raccontare la vita durante la Guerra dal punto di vista di una bambina, ma in mia opinione non c'è riuscito.

Qui sotto vi consiglio altri libri sulla WW2/Olocausto/Giornata della memoria: 

- "Se questo è un uomo" di Primo Levi
- "Diario" di Anne Frank
- "Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne
- "Mattatoio N.5" di Kurt Vonnegut
- "La Chiave di Sara" di Tatiana de Rosnay
- "La ragazza del KGB" di Jennie Rooney
- "La signora dello zoo di Varsavia" di Diane Ackerman
- "La memoria rende liberi" di Liliana Segre
- "Una bambina e basta" di Lia Levi
- "Il club del libro e della torta di buccia di patata" di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
- "Orphan Monster Spy" di Matt Killeen
- "Se questa è una donna" di Monica G. Alvarez
- "La svastica sul sole" di Philipp K. Dick
- "Ci proteggerà la neve" di Ruta Sepetys
- "Il cavaliere d'inverno" di Paulina Simmons
- "L'usignolo" di Kristin Hannah
- "Tutta la luce che non vediamo" di Anthony Doerr