A review by nyeran
Unearthed by Meagan Spooner, Amie Kaufman

1.0

When we allow ourselves to explore, we discover destinations that were never on our map.” 

No vabbè ma io allora c'ho un problema pure con la Kaufman!? 

♠ Mi aspettavo un libro in stile La Mummia e invece picche. Sopratutto perché tutte le prove che solitamente rendono interessanti questo genere di film/videogiochi qui non ci sono e quelle poche, oltre ad essere ridicole sono anche inutili perché arrivati all' 80% del libro scopriamo che il prezioso tesoro è al Polo Sud di Gaia. Sta li, senza protezione, senza un qualche puzzle da aggirare, senza difese. Stà li. E nessuna navicella si è mai accorta di un cazzo.

♠ A pagina 23 il protagonista c'ha già gli occhi a cuoricino, la lingua penzoloni e la coda scodinzolante per la ragazza. Non si conoscono neppure, stanno cercando di salvarsi le chiappe, stanno nella stessa scena da 5 pagine, lei però fa un mezzo sorrisetto e lui deve “calmare gli ormoni”. COS!? Come se non bastasse i pov alternati mi costringevano a rileggere per due volte tutti gli eventi più importante e ogni cosa andava rivissuta ancora e ancora. I due poi sono due macchiette stereotipate, c'è Jules che è uno studioso e dice parolacce in latino, così, per far veder che ha studiato che però dimentica ogni proposito accademico e di ricerca appena posa gli occhi su Amelia e lei è la classica ragazza nana ribelle che ha i capelli tinti, perché si sa che se non c'hai le ciocche colorate non sei una true rebel, piena di risorse che si avventura da sola, senza conoscere alcuna lingua oltre la sua, da sola, su un pianeta popolato da altri rider come lei, che vogliono esattamente quello che vuole lei, senza saper fare una beata mazza. Lei poi è praticamente cresciuta in mezzo agli sciacalli, fa questo di lavoro però è una cazzo di pacifista??? Lei farebbe di tutto per sua sorella, tranne le cose brutte, che gli sciacalli proprio se li fanno questi problemi morali.
Lei non sa niente neppure del pianeta, che vabbè, è praticamente il Grand Canyon mescolato al Sahara ma in scala 100:1. Anche qui, un po' di fantasia, sei su un pianeta lontano anni luce, potresti avere piante blu fosforescenti, dinosauri, acqua di colore verde, tutto andrebbe bene, tutto è possibile, chi verrebbe a contestarti il realismo?? Invece no. Si trovano sul pianeta più noioso che possa esistere. L'unica cosa “interessante” è che ogni tot anni ci sono forti radiazioni solari che distruggono ogni cosa, ogni cosa tranne sti artefatti che stanno ancora li al POLO SUD, senza il minimo graffio e c'è anche acqua corrente e potabile.