A review by lizzina
Il sogno della macchina da cucire by Bianca Pitzorno

3.0

Ho visto di recente in un programma una macchina da cucire a manovella, risalente ai primi del '900. Mi ha fatto piacere quindi immaginarla e ritrovarla in questo romanzo, dove i punti marcati sia dalla macchina che dalle mani sapienti delle sartine, raccontano la storia della sartoria.
Storie di donne, alcune segnate dalla povertà dalla quale sembrava impossibile smarcarsi, altre dalle imposizioni della società e della famiglia.
Il racconto più interessante è, secondo me, quello delle donne della famiglia Provera, che mi ha divertito ed intristito contemporaneamente. Ho provato ad immaginare i loro abiti di taglio Parigino, con sete dalle stampe innovative, compresa l'ultima, quella che ha cambiato la loro vita per sempre.
La lettura è carina e scorrevole, ma ho trovato un calo graduale nella narrativa: dalle storie della signorina Ester e delle donne Provera si scade gradualmente in un racconto un po' svenevole, che mi ha poi reso insofferente anche alla protagonista piena di paranoie. Anche i racconti perdono di interesse (quello sull'americana è abbastanza confuso ed inconcludente), e il finale molto affrettato.
L'ho letto volentieri, ma in generale ho trovato la scrittura un po' impersonale e distaccata.
Nel complesso è comunque un libro che consiglierei, soprattutto per la descrizione degli abiti e di come si modificavano per ottenere modelli diversi.