A review by saradallapalma
To Kill a Mockingbird by Harper Lee

challenging emotional informative inspiring reflective sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.5

Libro #2 per Letterature Anglo-americane

Semplicemente wow. 
Quello che sapevo di questo libro era il 2%: infatti, sapevo solo che la storia aveva come protagonista una bimba di nome Scout (grazie Grey's Anatomy) e che il padre avvocato, Atticus, avrebbe preso in carico il caso di un uomo nero, il quale era sospettato di aver stuprato una giovane donna bianca.
Questo libro, però, è molto di più. Ambientato nell'Alabama degli anni '30, in questo libro Harper Lee costruisce una piccola comunità della piccola contea di Maycomb: da Jem, il fratello maggiore di Scout, che matura nel corso del romanzo ma anche a tutti i vicini di casa della famiglia Finch che conosciamo durante le pagine del libro. Il romanzo infatti, si concentra principalmente sui personaggi e sulla loro crescita e maturazione personale. Jem passa da essere un ragazzino a diventare un adolescente, Atticus capisce che non sempre le cose possono andare come vorrebbe lui e Scout comprende che non tutti sono come sembrano o come gli altri vogliono farli essere. E questi sono solo i protagonisti.
La vicenda di Tom Robinson, l'uomo nero accusato di stupro, secondo me è un altro modo per farci conoscere i personaggi. Infatti la storia del suo processo inizia più o meno dopo la metà del libro, ma ci aiuta a capire il razzismo radicato nella contea in un'epoca in cui le persone nere vengono considerate al pari o peggio della spazzatura. Non per tutti è così, quindi fortunatamente vediamo anche diversi punti di vista, ma non è abbastanza. Nonostante questo tema del razzismo onnipresente nel corso del romanzo (con tanto di N-word ogni volta che si citava un personaggio nero), ciò che non ho apprezzato è come spesso questi personaggi neri servissero solo per accrescere la personalità dei protagonisti. Il personaggio di Jem, per esempio, anche grazie al caso di Robinson sembra maturare e capire che la vita è spesso ingiusta anche se le persone ci mettono tutta la loro buona volontà e anche se il risvolto sembra positivo.
Anche per il fatto che la storia di Robinson non è sempre presente, a volte la tematica "razzista" non risulta centrale. Infatti, io ho percepito che il fulcro del libro fosse l'educazione dei propri figli grazie al personaggio di Atticus - che io ho amato alla follia. Il suo modo di educare i figli è molto diverso da quelle che sono le norme della società, soprattutto per Scout, la quale è un tom-boy che non ci pensa proprio a comportarsi da "signorina". Nel corso del libro, Atticus ci fa vedere come il suo "metodo educativo" sia quello di spiegare tutto ai figli, di rendere chiaro anche tematiche come lo stupro e la violenza e lo fa in maniera che i figli capiscano ma senza omettere o facilitare la profondità del concetto. Atticus tratta i propri figli quasi come suoi pari, aiutandoli nei momenti di bisogno ma anche rispettandoli come prima cosa.
Altra tematica prominente è sicuramente quella della giustizia, non solo come giustizia nei processi ma anche come una riflessione più ampia su cosa è giusto e su cosa è sbagliato in ogni campo della vita.

In generale, libro stupendo e scritto divinamente con personaggi indimenticabili. Mi aspettavo una storia totalmente diversa ma mi sono ritrovata in una piccola cittadina piena di personaggi di cui volevo costantemente sapere di più. Mi sono trovata a piangere in diversi punti, per le ingiustizie del mondo e della vita e per la mia piccola Scout, la quale merita il mondo.

Expand filter menu Content Warnings