A review by ilaria_m
Qualcuno in cui fare il nido by John Wiswell

adventurous dark mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍
Personaggi: 👦👦
Page turner: 📖📖
Suspense: 😱😱
Plot twist: 💡💡💡

Una temibile creatura mutaforma a cui viene data la caccia. Una famiglia di cacciatori con una maledizione da spezzare. Chi sopravviverà?

Ringrazio John Wiswell, la Ne/oN e NetGalley per l’eARC in anteprima in cambio della mia onesta opinione.

Attenzione ai possibili spoiler!

Attendevo con ansia questo volume perché avevo proprio voglia di horror, e la parte orrifica non delude. 
Il problema è il resto. 
La storia d’amore al centro della narrazione fa acqua da tutte le parti, così come il personaggio di Homily. Se volessimo utilizzare una terminologia da romance, abbiamo una sorta di instalove tra presunti enemies to lovers. Perché Shesheshen si “innamori” può avere un senso, ma Homily? Tutto quello che la riguarda mi pare abbozzato tanto per: l’attrazione immediata che prova per la protagonista; un passato di abusi in famiglia eccessivamente melodrammatico; la grande generosità e lo spirito di sacrificio che risultano quantomeno melensi. Nulla nella sua caratterizzazione poggia su solide basi, e anche il  rivoltarsi contro la famiglia per salvare Shesheshen senza alcuna esitazione è del tutto campato in aria. La connotazione queer non può certo salvare un simile disastro, così come eventuali significati simbolici che si vorranno attribuire alla storia.
Speravo in un plot twist e in un finale più in linea con una storia nera, in cui amare significasse davvero solo trovare un nido in cui deporre le uova; invece mi sono ritrovata con un romance da quattro soldi.
Sufficienza raggiunta solo grazie agli elementi gore.