momotan 's review for:

Homo Deus. Breve storia del futuro by Marco Piani, Yuval Noah Harari
3.0

Dopo un inizio che per chi ha già letto [b:Sapiens: A Brief History of Humankind|23692271|Sapiens A Brief History of Humankind|Yuval Noah Harari|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1595674533l/23692271._SY75_.jpg|18962767] risulterà ripetitivo o comunque già noto (a seconda di quanto tempo sia passato da quella lettura e da quanto se ne ricordi), Harari passa a analizzare cosa secondo lui possa attendere l'uomo nel prossimo futuro.

Si comincia quindi da come siamo arrivati alla nostra versione attuale, partendo dai primi ominidi e arrivando all'homo sapiens, passando poi le varie rivoluzioni agricole, industriali, scientifiche, umanistiche... si comincia da qui per interrogarsi su questioni che non immaginavo sarebbero state toccate, in questo libro. Questioni quali cosa ci renda diversi e, nel caso, superiori agli animali. Questioni quali l'esistenza o meno dell'anima e del libero arbitrio.
Procedendo quasi per sillogismi, passando da un tema a un altro, alzando ogni volta la posta, la parte finale è per quanto apocalittica quasi inevitabile.

Mi è piaciuta moltissimo la parte sul libero arbitrio (e quindi sulle emozioni e le scelte, le meccaniche della mente umana e così via, fino agli algoritmi), mentre come in precedenza trovo un po' forzate ed eccessive certe sue idee sulle entità astratte create dall'uomo nel creare la società: nazioni, denaro, divinità, e ora pure società per azioni.

Chiaramente rispetto al libro precedente qui abbiamo meno certezze e più ipotesi di cosa potrebbe essere, visto che non si guarda al passato ma a un ipotetico futuro che richiama comunque molto la fantascienza... e per quanto possa sembrare plausibile e quasi inevitabile, sarà interessante vedere se farà la fine di tanti altri futuri plausibili e inevitabili (penso per esempio alle visioni pur simili, in un certo senso, di Dick, per non tirare in ballo tante opere di fantasie che vedevano futuri meravigliosi o cupissimi in anni lontani che abbiamo già raggiunto e superato trovandoli però fin troppo simili a quelli precedenti) o se si realizzerà davvero.