A review by virgi4
Un'amicizia by Silvia Avallone

3.0

Il libro mi ha adescato perchè credevo toccasse un argomento di cui ho tanta sete al momento: amicizie adolescenziali finite nell'era adulta, roba così.
Si è rivelato meno universale di quanto supponessi, e al tempo stesso cucito addosso da altri punti di vista.

Un fastidio su cui concordo con molte altre persone della piattaforma, è stato l'iper diretto rimando alla Ferragni, per quanto gli si cambiasse chioma e cognome. Non so perchè, esattamente. Forse suscita il sospetto di un impegno minore? Di un esercizio o voglia di far parlare di sè senza pensare al lettore? Sarà che quando si vuole leggere un romanzo si desidera essere capiti, poi che si ritraggano altri personaggi reali, per non parlare dei vip su cui c’è già tanta-troppa narrazione, credo importi meno.

Ma andiamo ai pregi, che penso facciano saltare il titolo fra quelli che possono valerne la lettura.
È riuscito a tenermi incollata alle sue pagine per gran parte del tempo, e ne avevo bisogno. La protagonista è prigioniera di sé stessa, non riesce ad affrancarsi dall’idea di sentirsi sempre seconda e in ombra, mai abbastanza (Amica geniale docet) e dato che vi assomiglio molto, per quanto sia una versione abbastanza esagerata, anche di questo avevo bisogno: di sentirmi un po' meno marziana.
Per la prima volta ho letto un libro di una quasi coetanea che ha ritratto un’adolescenza vissuta nello stesso mio decennio - gli anni 90/2000 - e non nascondo che è stato affascinante, mi è piaciuto. Non so se per queste ultime due ragioni, ma spessissimo ho sentito la necessità di scrivere, scrivere di me, scrivere di questi temi ma differentemente.

Talvolta inceppavo nelle sue parole, ma non posso dire che la sua scrittura mi sia dispiaciuta.
Concordo sul fatto che il finale possa stonare un po', e che si sente la mancanza di qualcosa. Anche se non so dire bene cosa.