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matildelusa 's review for:

Niente by Janne Teller
3.0

Niente - Janne Teller

Janne Teller scrive questo libro prendendo spunto dal Barone Rampante di Calvino. Infatti, la trama gira intorno ad un ragazzino di nome Pierre Anthon di circa 13 anni che ad un certo punto si accorge che nulla ha senso, perciò esce da scuola e si arrampica su un albero, e da lì in poi rimarrà lì e si nutrirà di susine. A questo punto, i suoi compagni di classe si riuniscono per trovare un modo per farlo scendere dall’albero. All’inizio è una specie di gioco: ognuno deve cedere qualcosa che abbia valore per lui per creare una “catasta del significato”, in modo da dimostrare al ragazzo che il significato esiste. Il gioco consiste nello scegliere qualcosa che l’altro deve cedere, a turno, solo che ad un certo punto il gioco si intensifica e prende una brutta piega. Non voglio rivelare troppo, ma il succo della faccenda è che il gioco diventa pericoloso, perchè per questi ragazzi ormai niente ha più valore, se non la ricerca del significato in sè. Solo che questa fissazione li sta lentamente portando alla pazzia, finchè non diventa chiaro al lettore che hanno oltrepassato il limite.
Il senso complessivo del racconto, per come l’ho inteso io, è che questi ragazzi, prefissandosi questo obiettivo, hanno rinunciato a qualsiasi altro tipo di valore, e la loro idea ha fatto sì che arrivassero a commettere anche azioni estremamente gravi. All’inizio del romanzo, pare che il ragazzino sull’albero sia pazzo, mentre tutti gli altri sono normali e bravi ragazzi. Alla fine quest’immagine viene capovolta. Credo che oltre a questo si possa fare un paragone anche con i sistemi totalitari basati su un’ideologia, in cui tutto è permesso se è ai fini di quell’idea. In questo romanzo avviene qualcosa di molto simile: un’idea prende il posto della ragione, tutto è ammesso e non ci si sente nemmeno più in colpa ad un certo punto. L’ho trovato davvero un libro interessante, tra l’altro brevissimo, l’ho letto in un giorno, ti cattura e non è per niente pesante da leggere, ma allo stesso tempo trovo che faccia riflettere. Molto consigliato!