A review by logolepsy_e
Voglio una vita a forma di me by Simona Mambrini, Julie Murphy

3.0

Willowdean è la figlia della reginetta di bellezza più famosa della città, ed è anche una ragazza grassa. E' una fan di Dolly Parton e si piace così com'è, a differenza degli altri è in grado di accettare il suo corpo. Almeno finché non entrerà nella sua vita qualcuno che inizierà a renderla un po' meno sicura di sè stessa...

Finalmente un libro con una protagonista diversa.
Per quanto questo sia un libro chiaramente per adolescenti, devo dire che è una lettura che ho apprezzato molto per via delle tematiche che affronta e per il modo in cui lo fa.
Com'è chiaro, la storia è quella di una ragazza in sovrappeso che si trova ad affrontare gli anni della scuola in una piccola cittadina del Texas in cui l'unico evento degno di nota è un concorso di bellezza. Si direbbe che non sia proprio un posto perfetto per lei. Eppure, Will ha sempre vissuto la sua vita stando bene nel suo corpo. Certo, non è mai stata esente da prese in giro e frecciatine, ma non le è mai importato più di tanto.
Quello che è ho trovato molto apprezzabile in questo libro è stato proprio il modo in cui viene utilizzata la tematica dell'essere sovrappeso in un mondo che le persone grasse non le accetta. Perché Will accetta davvero il suo corpo e non viene scritto per finta. Per tutto il libro non si accenna neanche mezza volta alla questione della salute, e questa è una cosa che ho apprezzato davvero molto. Inoltre, Will non pensa neanche per mezzo secondo di doversi/volersi mettere a dieta. Certo, affronta momenti di difficoltà proprio dovuti al suo corpo, ma per lei la soluzione non è mai quella di doverlo cambiare.
Insomma, la storia affronta la tematica delle ragazze sovrappeso in un modo davvero giusto; fresco, innovativo, senza forzature, rappresenta al meglio i veri pensieri di una persona che vive in un corpo simile, senza forzature, senza questioni morali e senza la retorica del "grasso non è sano". Davvero molto apprezzabile e sicuramente una novità.

Per il resto, il libro è piacevole. La storia non è banale ed è ben scritta, forse l'unico difetto è che ho trovato l'intreccio un po' squilibrato: il finale mi è parso un po' troppo frettoloso. La scrittura è semplice, ma adatta al tipo di narrazione e al target. Forse c'è qualche problema con la traduzione, che in alcuni passaggi ho trovato bruttina e a volte forse anche sbagliata (Bo all'inizio viene indicato come "universitario", ma poi lo ritroviamo al liceo).
Tutto sommato, comunque, una bella lettura e sicuramente una bella scoperta e una ventata di novità in un mercato saturo di storie tutte uguali.