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A review by ghillyam
Notre-Dame de Paris by Victor Hugo
challenging
dark
emotional
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
È un'opera immensa.
Io non riesco proprio a capire come in passato riuscissero a concepire queste storie. Non tanto per ciò che raccontano ma per come sono raccontate. Incredibile.
La trama non è chissà che complessa, ma lo stile è tanto superbo (in senso buono) da andare a trascendere il senso stesso di cosa sia una trama. C'è la vita umana qui dentro.
Da un punto di vista più triviale, io ho mal sopportato ogni singolo personaggio e tutte le volte che leggevo il nome "Pierre Gringoire" potevo solo inveire: ma chi ti conosce?! (A parte gli scherzi, costui è in scena più di tutti gli altri eppure nessuno l'ha mai considerato tanto che uno inizia a leggere e vedendo che per le prime 160 pagine è tutto dal suo punto di vista ci si chiede se Frollo, Esmeralda e Quasimodo esistano davvero).
Questo punto comunque si ricollega al fatto che una narrazione così non si potrà trovare mai più in alcun libro.
Io di nuovo lodo il capitolo su architettura e stampa perché è splendido e basterebbe leggere quello per capire la grandezza dell'autore - che tra l'altro nelle ultime 150 pagine è impazzito e ha scritto delle robe fuori di testa.
Nonostante le cose che ho detto, le stelle sono 4 perché per il mio gusto personale sento che mi è mancato qualcosa ma è una valutazione che lascia il tempo che trova; di certo non è un libro che ha bisogno del mio parere.
Io non riesco proprio a capire come in passato riuscissero a concepire queste storie. Non tanto per ciò che raccontano ma per come sono raccontate. Incredibile.
La trama non è chissà che complessa, ma lo stile è tanto superbo (in senso buono) da andare a trascendere il senso stesso di cosa sia una trama. C'è la vita umana qui dentro.
Da un punto di vista più triviale, io ho mal sopportato ogni singolo personaggio e tutte le volte che leggevo il nome "Pierre Gringoire" potevo solo inveire: ma chi ti conosce?! (A parte gli scherzi, costui è in scena più di tutti gli altri eppure nessuno l'ha mai considerato tanto che uno inizia a leggere e vedendo che per le prime 160 pagine è tutto dal suo punto di vista ci si chiede se Frollo, Esmeralda e Quasimodo esistano davvero).
Questo punto comunque si ricollega al fatto che una narrazione così non si potrà trovare mai più in alcun libro.
Io di nuovo lodo il capitolo su architettura e stampa perché è splendido e basterebbe leggere quello per capire la grandezza dell'autore - che tra l'altro nelle ultime 150 pagine è impazzito e ha scritto delle robe fuori di testa.
Nonostante le cose che ho detto, le stelle sono 4 perché per il mio gusto personale sento che mi è mancato qualcosa ma è una valutazione che lascia il tempo che trova; di certo non è un libro che ha bisogno del mio parere.